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Orsara di Puglia, l'”ambasciatore” Peppe Zullo che porta in tour la sua cucina contadina

Nei Monti Dauni vive un ambasciatore speciale che gira il mondo in rappresentanza della cucina contadina e del buon cibo in tavola. Si tratta dello chef Beppe Zullo che, a settnt’anni, continua a girare il mondo per portare la sua arte culinaria in giro e vincere ogni barriera culturale e lessicale, perché il linguaggio della…

Nei Monti Dauni vive un ambasciatore speciale che gira il mondo in rappresentanza della cucina contadina e del buon cibo in tavola. Si tratta dello chef Beppe Zullo che, a settnt’anni, continua a girare il mondo per portare la sua arte culinaria in giro e vincere ogni barriera culturale e lessicale, perché il linguaggio della tavola è universale.

Così dal giorno del suo settantesimo compleanno Peppe Zullo ha cominciato un tour di primavera che lo ha condotto fino in Marocco, passando da Foggia e da Roma, un lungo “andata e ritorno” ricco di iniziative, presentazioni, show cooking internazionali e progetti vincenti come quello che lo vedono protagonista con gli Chef del Mediterraneo.

Il tour dell’ambasciatore della cucina è cominciato da Geo, trasmissione di Rai Tre, con una puntata dedicata ai fiori in cucina. Le telecamere della trasmissione condotta da Sveva Sagramola hanno mostrato come Peppe Zullo e Antonio Robusto siano capaci sempre di reinventare la cucina dei fiori, con sapori e colori in primo piano, e il patrimonio della biodiversità pugliese protagonista assoluto.

La seconda tappa del suo viaggio ha portato il cuoco contadino in Marocco, al salone internazionale del libro che si è tenuto a Rabat, dov’è stato ospite d’onore dell’istituto italiano di cultura, diretto da Carmela Callea, e dell’ambasciata italiana. In Marocco, Peppe Zullo ha mostrato il connubio tra la “Matematica della felicità”, tema del fortunatissimo libro di Rocco Dedda, e il cibo pitagorico: un ‘teorema’ che unisce sapore, salubrità e gioia della convivialità a tavola tra i popoli del mondo. Da ambasciatore della cucina italiana, inoltre, a Rabat il cuoco-contadino ha condiviso “Il miracolo della pasta”, con uno show cooking dove la tradizione del cous-cous ha incontrato passione e innovazione della pasta italiana. Non poteva mancare, in questa occasione, una vera e propria ‘masterclass’ sul “simple food”, la semplicità e l’autenticità del cibo come veicolo di natura, cultura e salute.

Infine, Peppe Zullo è stato protagonista al Senato della Repubblica per la presentazione dell’associazione “Chef del Mediterraneo”, un’iniziativa che vede protagonisti il cuoco orsarese e un gruppo di suoi eccellenti colleghi, tutti accomunati da un progetto culturale che ha l’obiettivo di valorizzare competenze, materia prima e passione per la cucina mediterranea, poi la prima e intensissima fase del tour di primavera si è conclusa con una iniziativa che ha visto Peppe Zullo al fianco dell’Università di Foggia.

«Oggi occuparsi di cibo significa innanzitutto fare cultura. Dalla gioia e dalla convivialità della tavola passano concetti importantissimi come il rapporto tra i popoli, la ricerca della pace e della felicità, la cura per la salute nel rispetto e nella conoscenza di ciò che la natura rappresenta per noi», ha evidenziato Zullo.

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