Si scrive “Smiling at Humanity”, ma si legge accoglienza. È il titolo dell’opera a firma dell’artista napoletano Francesco Filippelli, realizzata in tre mesi e donata alla città di Brindisi. Il quadro arricchisce il capoluogo adriatico, rievocando il grande senso di accoglienza della popolazione brindisina. Si tratta di un’opera “cangiante”, raffigurante la Madonna ed un bambino, che punta ad aumentare l’appeal turistico della città, trasmettendo emozioni e valori.
Il ritratto cambia espressione con la temperatura
Il ritratto, grazie all’utilizzo di alcuni speciali pigmenti reattivi chimicamente, inventati e brevettati dallo stesso artista, in particolari condizioni di temperatura, si trasforma mostrando un’immagine differente. La Madonna espande il proprio sorriso per poi tornare seria. E così a ripetersi. Effetto, questo, in grado di creare grande curiosità e stupore in chi assiste alla trasformazione. In occasione del G7 l’opera sarà ospitata nelle sale di Palazzo Nervegna, successivamente sarà spostata nel porto, nei locali dell’Authority.
Un messaggio universale di accoglienza
«Un dipinto pensato appositamente per Brindisi – ha spiegato l’artista – rappresenta una Madonna che accarezza un bambino, che non è Gesù, ma l’umanità tutta. L’osservatore, guardando Maria, si identifica col bambino. L’accoglienza è il punto principale dell’opera – ha concluso Filippelli – Brindisi è storicamente un porto sicuro, dove si approda. Volevo raccontare proprio questo messaggio». L’idea del presidente dell’autorità di sistema portuale del Mare Adriatico meridionale Ugo Patroni Griffi è nata dalla Madonna di Gilbert Keith Chesterton, l’autore britannico che raccontò la sua conversione al cattolicesimo, a seguito della sua visita brindisina di ritorno dalla Terrasanta.
Una calamita per turisti e curiosi
«Ho pensato fosse un bel progetto – ha dichiarato Patroni Griffi – ed abbiamo individuato l’artista adatto. È una Madonna contemporanea, facilmente comprensibile anche dai più giovani. L’arte di questo pittore innovativo, non è solo un elemento di bellezza estetica, ma una calamita che attirerà visitatori e curiosi, facendo leva su un quadro classico che grazie a processi “alchemici” riesce a trasformarsi. Un ulteriore stimolo per l’economia locale e un vigoroso slancio in grado di rafforzare l’identità comunitaria, oltre che un invito universale all’accoglienza, alla solidarietà e alla pace». Il ritratto, dunque, rievoca il concetto di accoglienza. «L’idea principale è stata questa – ha specificato il sindaco Marchionna – è la riproposizione, in chiave moderna, di un fatto realmente accaduto in questa città. Siamo storicamente un popolo di accoglienza e convergenza, ecco perché sostengo la candidatura di Brindisi a capitale della Cultura. Siamo un ponte geopolitico tra l’Europa ed il resto del Mediterraneo».