“Il barbiere di Siviglia”, l’opera buffa di Gioachino Rossini in due atti tratti dall’omonima commedia francese di Pierre Beaumarchais del 1775, in scena questa sera e domani al teatro Orfeo nell’ambito del cartellone operistico del Taranto Opera Festival. L’opera è diretta da Lorenzo Bizzarri, regia di Anna Aiello con l’esibizione dell’orchestra del Taranto Opera Festival.
Il legame con Taranto
Si tratta di un’opera che ha un forte legame con la città bimare perché prima di Rossini, Giovanni Paisiello nato e vissuto nella città bimare, aveva messo in scena il suo Barbiere di Siviglia nel 1782, ben dieci anni prima della nascita di Rossini. Con quella stessa opera Paisiello aveva riscosso uno dei maggiori successi della sua fortunata carriera. Dunque è ancora una volta il tema dell’amore a muovere l’intera vicenda accompagnato da intrighi e contrasti sociali e generazionali. Il Barbiere di Siviglia è la storia di una ragazza molto bella e semplice, Rosina, e del Conte d’Almaviva che la vuole sposare. L’ostacolo è l’anziano tutore della ragazza, don Bartolo, che è deciso a prendere in moglie Rosina per ottenerne la dote. Il conte, nonostante la stretta sorveglianza ma non le rivela subito la sua identità perché vuole che lei lo ami per ciò che è e non per il suo titolo infatti si presenta a lei come Lindoro, uno studente. Rosina corrisponde il conte, ma non sa come sfuggire a Don Bartolo. Interviene Figaro, un astuto e simpatico barbiere, ad aiutare i due innamorati facendo da ‘messaggero’, il conte riesce ad entrare in casa di Don Bartolo come soldato, e poi come maestro di musica.
Il festival
Il Taranto Opera Festival è promosso ed organizzato dall’associazione Domenico Savino di Taranto, con il patrocinio del Comune di Taranto, in collaborazione con la Regione Puglia, il Ministero della Cultura e Taranto Capitale di Mare. Direttore artistico del Taranto Opera Festival è il maestro Paolo Cuccaro, direttore generale Pierpaolo De Padova. Il programma del cartellone operistico prosegue l’11 e il 12 luglio, con “Il Tabarro”, di Giacomo Puccini su libretto di Giuseppe Adami sempre al Teatro Orfeo, con il direttore Marc Moncusì e la regia di Gabriele Duma. Un omaggio a Puccini di cui quest’anno si festeggia il centenario dalla morte. La rassegna si chiude il 25 e 26 luglio con un’operetta, per la prima volta nei cartelloni della stagione “Il Paese dei Campanelli” tre atti di Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato.