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Il G7 in Puglia, ospedali in allerta per i “grandi” della Terra: 300 ambulanze in zona rossa

Ultimi ritocchi al piano sanitario per il G7 messo a punto dalla Regione Puglia e consegnato l’altro ieri allo staff organizzativo ed al cerimoniale di Palazzo Chigi. Ieri il governatore Michele Emiliano ha partecipato in videoconferenza con la presidenza del Consiglio dei ministri al vertice operativo finalizzato a integrare il testo con i contributi di…

Ultimi ritocchi al piano sanitario per il G7 messo a punto dalla Regione Puglia e consegnato l’altro ieri allo staff organizzativo ed al cerimoniale di Palazzo Chigi. Ieri il governatore Michele Emiliano ha partecipato in videoconferenza con la presidenza del Consiglio dei ministri al vertice operativo finalizzato a integrare il testo con i contributi di servizi segreti, delegazioni estere, sanità militare e di altre regioni.

I dettagli

Il piano è concepito per dare copertura all’assistenza sanitaria di circa 15mila persone provenienti da tutti il mondo. Un lungo elenco di ospiti aperto ovviamente dai capi di Stato, una quindicina in tutto oltre ai vertici di Onu e altre organizzazioni mondiali, gli staff, i delegati al seguito, il contingente delle forze dell’ordine e i giornalisti da tutto il pianeta. Un evento mondiale, forse il più importante degli ultimi anni, visto il quadro incandescente a livello geopolitico con le guerre in atto in Ucraina e nella striscia di Gaza.

Il piano sanitario scatterà qualche giorno prima del summit dei potenti della Terra con l’allerta che scatterà innanzitutto negli ospedali dedicati. Si tratta in tutto di 16 strutture, fra cui il Policlinico di Bari che fungerà da hub principale, e altri ospedali piccoli e grandi ricompresi nel territorio del Grande Salento. Tre aziende sanitarie saranno in prima linea per coordinare le azioni di prevenzione e gli eventuali interventi sul campo con il supporto in caso di necessità da parte delle Asl Bari e Bat.

Gli operatori in campo

Previsto l’impiego di un massiccio schieramento di operatori sanitari: circa 500 unità fra medici, infermieri, ausiliari, tecnici e radiologi e con gli anestesisti mobilitati nelle giornate clou a cui saranno sospese in via eccezionale ferie, permessi e riposi. Nella zona rossa del G7 fra Borgo Egnatia, i comuni di Fasano, Brindisi e Grottaglie e lungo le arterie stradali saranno attivate decine di postazioni di 118 e circa 300 mezzi fra ambulanze, auto mediche, elicotteri, unità di rianimazione mobile.

Un’organizzazione capillare pronta ad intervenire in caso di necessità, incidenti, malori, situazioni di emergenza che potrebbero crearsi per un appuntamento storico con una concentrazione di primi ministri, capi di Stato e autorità di primissimo spessore a cui vanno aggiunte le presenze significative del presidente dell’Ucraina Zelensky e di papa Bergoglio. L’auspicio del Dipartimento per la Salute, che sta sovrintendendo a tutti gli aspetti tecnici e operativi del piano sanitario per il G7, è che tutto si possa svolgere tranquillamente e senza la necessità di intervenire.

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