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Protesi sensibili al tatto, al calore e al freddo: a Bari lo studio di un “cervello di ritorno”

Una ricerca scientifica, in corso al dipartimento interateneo di Fisica dell'Università degli Studi "Aldo Moro" e del Politecnico di Bari, potrà presto portare alla realizzazione di protesi hi-tech capaci di riprodurre le sensazioni del tatto, del calore e del freddo grazie a sensori bionici. Queste protesi, praticamente identiche agli arti anche nella sensibilità della pelle,…

Una ricerca scientifica, in corso al dipartimento interateneo di Fisica dell’Università degli Studi “Aldo Moro” e del Politecnico di Bari, potrà presto portare alla realizzazione di protesi hi-tech capaci di riprodurre le sensazioni del tatto, del calore e del freddo grazie a sensori bionici.

Queste protesi, praticamente identiche agli arti anche nella sensibilità della pelle, sono il risultato di uno studio portato avanti da un “cervello prima in fuga” e, adesso, “di ritorno”, Anna Maria Coclite, ricercatrice tornata in Puglia dopo esperienze a Boston e in Austria.

Le neuroprotesi sono ormai realtà e il futuro è fatto di protesi comandabili direttamente col pensiero. Quello che ancora manca a chi ha una protesi è avere le sensazioni tattili della pelle e da questa necessità è partita la ricerca della professoressa Coclite, iniziata in Austria e che sta proseguendo al Dipartimento di Fisica dell’Università di Bari.

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