È candidata al consiglio comunale di Bari nella lista di “Con” a sostegno di Vito Leccese. Daniela Coccorese, consulente aziendale, ci riprova dopo la tornata elettorale del 2019 per mettere a servizio della città le sue competenze e idee di sviluppo.
Come mai la scelta di candidarsi?
«Credo molto nel programma e nelle idee di Vito Leccese. Ho deciso di scendere in campo per incidere materialmente sulla gestione della città. Sono al mio secondo tentativo dopo le elezioni del 2019 dove non sono stata eletta per poco».
Quali le priorità da affrontare?
«Una delle parti fondamentali del nostro programma elettorale è la tutela del verde e dell’ambiente. Anche perché a Bari uno dei problemi maggiori è proprio la gestione dei rifiuti. La cosa più difficile è fare capire alle persone che il rispetto della differenziata e del corretto smaltimento sono prima di tutto una questione di civiltà. Il compito delle istituzioni è vigilare, anche con un sistema di sanzioni che fungano da deterrente, da affiancare a mezzi concreti di gestione come il porta a porta, oltre alle iniziative di sensibilizzazione a partire dalle scuole e dalle nuove generazioni. La strada da fare è ancora tanta».
Cosa manca da realizzare?
«I quartieri, soprattutto quelli più periferici, meritano un’attenzione ancora maggiore rispetto a quella che gli è stata riservata negli ultimi dieci anni. Non basta la riqualificazione del centro cittadino, a partire dalla mobilità che va implementata su tutto il territorio. Vanno completati grossi progetti come il bus rapid transit che attraverserà tutta la città. Per questo un candidato come Vito Leccese è la persona giusta: ha affiancato Decaro per tutto il suo mandato e può garantire la continuità con l’amministrazione uscente che ha fatto tanto per Bari. La città è cambiata moltissimo negli anni e non possiamo permetterci di tornare assolutamente indietro. Anche in ottica dei finanziamenti del Pnrr, che vanno sfruttati al meglio in tempi stretti. È una bella battaglia che va vinta. Lo dico anche dalla mia prospettiva di consulente per le imprese, conosco tutte le più grandi aziende del territorio e so cosa serve per permettere loro di crescere e svilupparsi. Soprattutto a livello di servizi che in alcuni ambiti sono ancora carenti».