SEZIONI
SEZIONI
Bari
Sfoglia il giornale di oggiAbbonati

Comunali a Bari, parla Laforgia: «Sfida tra me e Leccese? Lui l’apparato, io il nuovo»

«Una campagna impegnativa perché breve e condizionata dalle note vicende giudiziarie. Ma bellissima per la carica di umanità, di storie che ho potuto ascoltare e speranze che tanti baresi hanno riposto nella nostra proposta politica. Sapremo farne tesoro». A meno di una settimana dall’apertura delle urne per le Comunali di Bari, Michele Laforgia, candidato sindaco…

«Una campagna impegnativa perché breve e condizionata dalle note vicende giudiziarie. Ma bellissima per la carica di umanità, di storie che ho potuto ascoltare e speranze che tanti baresi hanno riposto nella nostra proposta politica. Sapremo farne tesoro». A meno di una settimana dall’apertura delle urne per le Comunali di Bari, Michele Laforgia, candidato sindaco indipendente con il sostegno del M5S e Convenzione, traccia un bilancio dell’esperienza per la corsa alla poltrona di primo cittadino.

Lei aveva acceso un faro sul rischio di infiltrazioni criminali nel voto prima ancora che le inchieste restituissero lo spaccato emerso negli ultimi mesi. Resta ancora convinto del fatto che le primarie del centrosinistra andassero annullate?

«Purtroppo resto convinto. Perché non avrei mai potuto perdonarmi anche solo il sospetto di averle vinte in un clima di sfiducia per la politica e di paura per l’inquinamento del voto da parte di forze sleali».

Primarie nelle urne, dunque. E se al ballottaggio la sfida dovesse essere tra lei e Leccese cosa si augurerebbe?

«Sarebbe un confronto ancora più vitale tra due concezioni del centrosinistra. Una legata agli apparati che difendono se stessi, l’altra di reale rinnovamento e apertura di tutte le porte».

Quale sarà la sua prima delibera in caso di elezione?

«Noi vogliamo una città per tutti e per tutte, dove l’inclusione sia l’obiettivo amministrativo. La prima delibera sarà dedicata a riavviare il percorso del Piano urbanistico generale, perché quello è l’atto politico per definizione».

Al capoluogo pugliese è destinata una dote considerevole di fondi del Pnrr. Come pensa di salvaguardare il lavoro intrapreso da Antonio Decaro nella gestione delle risorse per l’ultimazione dei progetti?

«Buona parte sono già impegnate. Noi vareremo un sistema di controlli di gestione che spesso sono mancati e che reputiamo fondamentali per dare alle opere un senso complessivo e regolare le interferenze tra i tanti cantieri che si stanno aprendo a Bari. Tanto più dentro la nuova pianificazione urbanistica che discuteremo pubblicamente e approveremo in Consiglio».

La spaventa l’ipotesi che il Comune possa essere commissariato dopo la proclamazione del nuovo sindaco?

«Se Bari dovesse essere commissariata servirà un sindaco in grado di reggere la sfida che a quel punto il governo di Salvini e Meloni avrà lanciato alla nostra comunità. Sapremo rispondere a tono, senza farci travolgere. Proprio perché noi nulla c’entriamo con il passato, ma di esso vogliamo essere i nuovi interpreti».

Si dichiara un candidato indipendente, però ad appoggiarla c’è anche il M5S. Non teme che il Movimento possa “mettere il cappello” su una sua eventuale vittoria?

«Io ho il massimo rispetto per il Movimento 5 stelle, come per tutte le forze civiche e partitiche che sostengono la mia candidatura dentro la Convenzione per Bari. Non temo alcun cappello, anche perché la Convenzione ha lavorato benissimo fino ad oggi e le forze che la compongono hanno imparato a conoscere la mia autonomia e la collettiva capacità di fare sempre la sintesi».

Monta la protesta contro la multiproprietà del Bari calcio. Quale potrebbe essere la migliore soluzione per la squadra, i tifosi e l’intera comunità?

«Noi vigileremo attentamente affinché la Filmauro effettui gli investimenti previsti nel suo piano industriale – con il quale hanno presentato la candidatura e ottenuto il titolo sportivo del Bari calcio da Decaro – varando la squadra femminile e il vivaio giovanile. Alla scadenza della convenzione nel 2025 riscriveremo regole stringenti per consegnare lo stadio e consentire una forte valorizzazione di quell’asset, ma in cambio chiederemo investimenti e vendita, la più rapida possibile, ben prima del 2028».

ARGOMENTI

bari
elezioni comunali
Intervista
michele laforgia
politica

CORRELATI

string(0) ""

Lascia un commento

Bentornato,
accedi al tuo account

Registrati

Tutte le news di Puglia e Basilicata a portata di click!