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Mesagne, uccisa durante una lite in famiglia: si indaga su telefoni e profili

Proseguono le indagini sull’omicidio di Irene Margherito, la 47enne di Brindisi uccisa dal cognato con un colpo di pistola alla testa. Le attività investigative si stanno concentrando anche sui telefoni cellulari dei protagonisti della vicenda e sui loro profili social. A tutto spiano, dunque, le indagini per risalire al movente per il quale il 55enne…

Proseguono le indagini sull’omicidio di Irene Margherito, la 47enne di Brindisi uccisa dal cognato con un colpo di pistola alla testa. Le attività investigative si stanno concentrando anche sui telefoni cellulari dei protagonisti della vicenda e sui loro profili social.

A tutto spiano, dunque, le indagini per risalire al movente per il quale il 55enne brindisino Adamo Sardella, cognato della vittima (fratello del marito defunto una decina di anni fa, ndr), abbia aperto il fuoco domenica pomeriggio, tra le 13:30 e le 14:00, sulla complanare della SS7 che collega Brindisi a Taranto, all’altezza della Cittadella della Ricerca, in agro di Mesagne.

All’uomo è stato convalidato l’arresto nella giornata di mercoledì, dopo l’interrogatorio dinanzi al gip del Tribunale di Brindisi, Stefania De Angelis. E’ accusato di omicidio e tentato omicidio del compagno 54enne di Mesagne della donna, con l’aggravante di futili motivi. Contestato anche il porto abusivo di arma da fuoco. I poliziotti del commissariato di Mesagne, diretti dal vicequestore Giuseppe Massaro, e quelli della Squadra Mobile, coordinati dal vicequestore Giorgio Grasso, stanno per analizzare le conversazioni presenti sui telefoni cellulari, avvenute sulle app di messaggistica e sui vari social network. Infatti, pare oramai accertato che il contesto in cui è avvenuto il delitto sia maturato a causa di dissidi familiari che si trascinavano da tempo.

Sardella, inoltre, non avrebbe visto di buon occhio la relazione sentimentale che la cognata vedova aveva intrapreso da qualche mese con un altro uomo. Sarebbe questo il motivo dell’incontro avvenuto domenica: un chiarimento. Chiarimento che, dopo una violenta lite, è sfociato nel sangue. Dalle immagini acquisite dagli investigatori, emerge che Sardella, a bordo di una Volkswagen Golf, ha sparato tre colpi di pistola, infrangendo il vetro anteriore, lato passeggero, dell’auto in cui era la donna, una Nissan Juke. Al vaglio dell’autorità giudiziaria, la posizione del figlio della vittima, che non risulta al momento indagato, presente nell’auto di Sardella. Irene Margherito, deceduta lunedì presso il reparto di Rianimazione dell’ospedale Perrino di Brindisi, lascia due figli, un uomo ed una donna, entrambi sposati. La figlia aveva convolato a nozze di recente e stava per renderla anche nonna. Tra i tanti commenti di cordoglio sul social Facebook, spicca proprio quello della figlia: «Mamma, ti prometto che ti farò giustizia». Per i funerali si attende, invece, il nullaosta da parte della procura. La salma è ancora a disposizione del magistrato, che con ogni probabilità disporrà l’esame autoptico.

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