La nuova asta turca del grano affossa il Granaio d’Italia, proprio quando si sono accese le mietitrebbie per la raccolta in Puglia, mentre il prezzo del grano pugliese è sceso al di sotto dei costi di produzione.
A denunciarlo è Coldiretti Puglia, in occasione del blitz degli agricoltori di Coldiretti con gommoni e barche a vela che sono andati all’arrembaggio della “nave fantasma” Alma carica di grano turco per la mobilitazione a difesa del Made in Italy ed impedire che vengano spacciati come pane e pasta italiani quelli ottenuti con grano importato.
L’ennesima asta turca riguarda l’esportazione di oltre 75mila tonnellate di grano che salperanno attorno alla metà di giugno, con il capitombolo registrato negli ultimi mesi delle quotazioni del grano, mentre nei porti pugliesi continua il via vai di navi mercantili provenienti dalla Turchia, con un fenomeno che ormai sembra inarrestabile del boom delle importazioni di grano dai Paesi Extracomunitari dell’800% dalla Turchia, di oltre il 1000% dalla Russia, del 170% dal Kazakistan, nel 2023 rispetto all’anno precedente, mentre solo nei primi 2 mesi del 2024 dalla Turchia sono stati importati quasi 35 milioni di chili di frumento duro, quasi lo stesso quantità registrato in tutto il 2022. Ma crescono del 47% anche le importazioni di grano duro dal Canada, aggiunge Coldiretti Puglia, trattato con glifosato secondo modalità vietate a livello nazionale.