«Il comune di Potenza è un affresco di come non si amministra una città», così, Pierluigi Smaldone candidato a sindaco del capoluogo di regione lucano con il progetto civico “Potenza Ritorna”, ieri, intervenendo alla conferenza stampa di presentazione dei candidati di Europa Verde nella lista AVS ( Alleanza Verdi – Sinistra). Presenti, oltre ai candidati Borrelli e D’Amato, Giuseppe Digilio, Portavoce regionale di Europa Verde Basilicata e Donato Lettieri, Componente della Direzione Nazionale di Europa Verde. Presente inoltre Legambiente Basilicata.
Secondo Smaldone su Potenza è necessario cambiare passo, puntando in particolare su sostenibilità e sussidiarietà. L’8 e il 9 giugno prossimi i potentini saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo sindaco della città e i rappresentanti al Parlamento europeo. «Una sfida epocale», ha evidenziato il candidato in corsa con riferimento al futuro della città. «La politica locale – ha detto Pierluigi Smaldone- senza uno sguardo all’Europa è miope. È necessario creare un collegamento tra locale, nazionale ed Europa, lavorare cioè di sussidiarietà, termine che ci illustra e racconta la nostra Costituzione. Non possiamo pensare di risolvere i nostri problemi, quelli più vicini alla dimensione locale di cittadini, se dimentichiamo che il nostro ordinamento è costruito così.
Potenza deve costruire un rapporto intenso con gli altri enti locali e guardare in alto, all’Europa».
«Stiamo cercando – ha aggiunto il candidato a sindaco di Potenza – di riallacciare il rapporto con i cittadini, cosa che molti partiti, soprattutto della sinistra hanno dimenticato di fare, hanno saltato a piè pari, ritenendola forse una cosa inutile. I cittadini devono comprendere l’importanza della sfida europea». Per Pierluigi Smaldone «Potenza in tutti questi anni è stata abbandonata a se stessa con tutte le conseguenze che i potentini, e non solo, ma anche tutti i lucani, toccano con mano tutti i giorni». Un esempio? «Ogni volta -ha affermato il candidato a sindaco – che percorrono una strada e che si trovano a doversi rapportare con l’amministrazione comunale».
Quale futuro per il capoluogo di regione e Città dei giovani 2024? Per Smaldone «la sostenibilità -ambientale, economica e sociale deve guidare l’azione amministrativa». «Oggi- ha detto – ogni azione politica e amministrativa non può non ispirarsi a questo criterio. Non lo può fare, perché altrimenti le amministrazioni locali si trovano a vivere nelle condizioni di disagio che tutti noi conosciamo. Il Comune di Potenza è un affresco sotto i nostri occhi di come non si amministra una città». Tra i temi affrontati ieri a Potenza anche quello del cosiddetto ascensore sociale: «Non va più di moda. Negli ultimi anni si era bloccato. Oggi, secondo me – ha detto Smaldone – ha imboccato il passo della discesa». Oltre a Smaldone (sostenuto anche da Citta’ nuova e M5S) gli altri candidati in corsa per la carica a sindaco di Potenza sono: Francesco Fanelli per il centrodestra, Vincenzo Telesca appoggiato da alcune liste del centrosinistra, Maria Grazia Marino ( Forza del popolo) e Francesco Giuzio con Basilicata Possibile.