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Bari, è rottura con Kappa: Erreà sarà il nuovo sponsor tecnico, come ai tempi di Conte

Nuovo look per il Bari. Dopo sei anni il club biancorosso dice addio a Kappa, sponsor tecnico che ha accompagnato la squadra pugliese sin dalla ripartenza nel campionato dilettanti nell’estate del 2018, dopo il fallimento. Il contratto con l’azienda torinese non è stato rinnovato per la prossima stagione. Dopo una serie di trattative, a partire…

Nuovo look per il Bari. Dopo sei anni il club biancorosso dice addio a Kappa, sponsor tecnico che ha accompagnato la squadra pugliese sin dalla ripartenza nel campionato dilettanti nell’estate del 2018, dopo il fallimento. Il contratto con l’azienda torinese non è stato rinnovato per la prossima stagione. Dopo una serie di trattative, a partire dal campionato ’24-’25 il Bari tornerà a vestire Erreà, già sponsor tecnico dei Galletti fino alla stagione 2014-2015. Secondo indiscrezioni l’azienda emiliana avrebbe deciso di legarsi nuovamente al club pugliese con grande entusiasmo, sancendo l’intesa attraverso un investimento molto ingente. L’accordo verrà ufficializzato nei primi giorni di giugno. La prima fornitura di materiale è già stata ordinata e sarà disponibile per il ritiro precampionato. Ad Erreà è legata anche l’ultima promozione in A del Bari, al termine del torneo di Serie B 2008-2009, sotto la guida di Antonio Conte, che, scherzi del destino, è sempre più vicino alla panchina del Napoli.

I retroscena del divorzio con Kappa

L’addio si sarebbe consumato anche per effetto delle dichiarazioni pepate rilasciate nei mesi scorsi dal patron del Napoli Aurelio De Laurentiis nei confronti di Marco Boglione, fondatore e presidente della BasicNet, società proprietaria anche del marchio Kappa. Nel mirino di De Laurentiis non solo questioni “tecniche” dell’abbigliamento (tra i motivi che nel 2021 portarono alla rottura e alla produzione con Emporio Armani), ma anche la presunta incapacità di vendere i prodotti ufficiali del Napoli negli USA. «Il signor Boglione non mi riesce a vendere una maglia negli Stati Uniti». Parole rilasciate da De Laurentiis senior nella conferenza stampa del 7 febbraio, balzata agli onori della cronaca già per aver definito il Bari come una «seconda squadra» e una sorta di vivaio del Napoli capace di «valorizzare calciatori del Napoli come Cheddira, Caprile e Folorunsho». Nelle settimane a seguire, nonostante gli ottimi rapporti tra Luigi De Laurentiis e Kappa, e un contratto di massima già definito, le parti non hanno poi perfezionato il rinnovo dell’accordo.

Le novità negli store

Intanto novità all’orizzonte anche per gli store ufficiali: a partire dalla prossima stagione la SSC Bari pare intenzionata a gestire autonomamente lo store allestito nello stadio San Nicola. Dovrebbe invece restare a carico di un’azienda del territorio la gestione del punto vendita in Corso Cavour. Intanto si fanno i conti con gli effetti della deludente stagione sportiva, che ha prodotto pesanti ricadute anche sul piano del merchandising. Le forti contestazioni indirizzate alla proprietà e le proposte avanzate da molti tifosi di boicottare sponsor e merchandising rischiano di provocare un danno ancora più grave non solo nei confronti della società di calcio, ma anche di numerose aziende locali.

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