La Corte dei Conti vuole capire se le modifiche apportate agli interventi previsti per i Giochi del Mediterraneo di Taranto portino a un aumento della spesa e, soprattutto, garantiscano il completamento dei lavori entro agosto del 2026, quando è prevista l’inaugurazione della manifestazione.
La Corte ha scritto al commissario di Governo per i Giochi del Mediterraneo, Massimo Ferrarese, chiedendo se “le modifiche alle progettazioni siano indispensabili per garantire i Giochi e se tali modifiche progettuali possano incidere negativamente sul rispetto delle tempistiche, già molto strette”.
Il commissario domani risponderà alla Corte sulle variazioni dei progetti. La Corte esercita sui Giochi il controllo concomitante.
Tra i progetti che hanno avuto un aumento di costi rispetto ai dati di partenza c’è la ristrutturazione dello stadio di Taranto (progetto affidato alla società pubblica Sport e Salute) passato dagli iniziali 15 milioni a 28 (cifra contenuta nel master plan definitivo) e ora vicino ai 50 per effetto di aggiunte (la differenza di costo entrerà nel secondo master plan di prossima definizione). E un aumento di costi si prospetta anche per i lavori allo stadio di Lecce, attualmente finanziati per poco più di 11 milioni ma suscettibili di salire di altri 25 con l’aggiunta della copertura, il cui progetto è stato trasmesso nelle scorse ore dal Comune di Lecce al commissario Ferrarese.
Per i Giochi del Mediterraneo sono stati stanziati 275 milioni di euro, di cui 150 deliberati nel 2022 e 125 con la legge di Bilancio per quest’anno. A valle del primo master plan è stato già emesso un decreto interministeriale che finanzia un primo gruppo di 27 impianti sportivi tra nuove costruzioni e ristrutturazioni dell’esistente per un ammontare di 167 milioni dal budget di 275.
