SEZIONI
SEZIONI
Bari
Sfoglia il giornale di oggiAbbonati

Brindisi, bimbo rapito e portato in Kazakistan: esposto contro i pm

È disperato Giovanni Bocci, il papà di Adelio, il bimbo rapito dalla madre e portato in Kazakistan nove anni fa, quando aveva solo un anno. Mentre sulla donna pendono mandati di cattura internazionali, non sono bastate interrogazioni al Parlamento italiano ed europeo e lettere al Presidente Mattarella per sbloccare la situazione. «Abbiamo presentato un esposto…

È disperato Giovanni Bocci, il papà di Adelio, il bimbo rapito dalla madre e portato in Kazakistan nove anni fa, quando aveva solo un anno. Mentre sulla donna pendono mandati di cattura internazionali, non sono bastate interrogazioni al Parlamento italiano ed europeo e lettere al Presidente Mattarella per sbloccare la situazione. «Abbiamo presentato un esposto contro la procura di Brindisi rappresentando l’inerzia nell’azione relativa alla vicenda del piccolo Adelio. Ora chiediamo che a occuparsi della sottrazione del minore sia la procura di Potenza», annuncia Pierluigi Vicidomini, avvocato di Bocci.

«La signora ha portato via il piccolo dalla casa coniugale all’improvviso e senza spiegazioni: per questo è stata condannata per sottrazione internazionale di minore», ricorda il legale, evidenziando che «dal 2015 per il mio cliente è iniziato l’inferno». L’uomo, originario di Brindisi, grazie anche alla collaborazione dell’associazione Penelope, si è rivolto non solo al capo dello Stato, ma anche alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al ministro degli Esteri Antonio Tajani.

«Ma nulla è cambiato, hanno fatto visite in Kazakistan con cui firmano patti e accordi, ma di Adelio a nessuno importa», aggiunge Annalisa Loconsole, presidente di Penelope. Nella richiesta di avocazione presentata alla procura di Potenza, competente per territorio, si legge che il bimbo «è illecitamente trattenuto in Kazakistan da una persona condannata e scevra di responsabilità genitoriale».

Bocci chiede di verificare se vi sono «omissioni nell’esecuzione di due sentenze irrevocabili, dell’estradizione della condannata, e del rimpatrio di mio figlio minore». Negli ultimi anni i contatti col ragazzino si sono fatti sempre più rari e da alcune foto e video sarebbero emerse prove di percosse e pugni, nonché atteggiamenti di paura e di sottomissione da parte del bimbo che hanno ulteriormente allarmato il padre.

ARGOMENTI

brindisi
kazakistan
rapimento

CORRELATI

string(0) ""

Lascia un commento

Bentornato,
accedi al tuo account

Registrati

Tutte le news di Puglia e Basilicata a portata di click!