Attivare una serie di leve per favorire lavoro e auto imprenditorialità, questo l’obiettivo introdotto dall’esecutivo il 30 aprile 2024, con il Decreto Legge “Primo Maggio” (7 maggio 2024, n. 60).
Il Decreto prevede incentivi all’autoimprenditorialità che, per il lavoro autonomo e libero professionale sono previsti nelle Regioni del Mezzogiorno con un rafforzamento della misura “Resto al Sud”, e nelle aree del Centro Nord. Sono previsti voucher fino a 40mila euro nel Mezzogiorno e fino a 30mila euro nel resto d’Italia per l’avvio di nuove imprese e contributi a fondo perduto fino al 75% (65% nel Centro Nord) degli investimenti fino a 120mila euro.
Le due direttrici a supporto dell’occupazione autonoma nelle regioni del centro nord e del mezzogiorno sono “Autoimpiego centro-nord Italia” e “Resto al Sud 2.0” rivolto ad Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. È prevista, altresì, la decontribuzione totale per un triennio per un massimo di 800 euro al mese, per le imprese di Under 35 nei settori del digitale e della transizione green create tra il 1 luglio 2024 al 31 dicembre 2025. In entrambi i casi (Nord e Sud) i finanziamenti sono dedicati a persone Under 35, disoccupate da almeno 12 mesi, donne senza lavoro, persone in condizioni di marginalità, vulnerabilità sociale e discriminazione, come definiti dal Piano nazionale giovani, donne e lavoro.
Rientrano nell’ammissibilità del sostegno tutte le attività imprenditoriali che prevedono l’apertura di P.IVA autonoma, ma anche forme di lavoro collettivo come costituzione di società cooperativa, società in accomandita semplice o s.r.l.. Il giovane potrà chiedere un voucher per l’avvio dell’attività, non soggetto a rimborso, oppure contributi a fondo perduto, ma l’ammontare è geograficamente diverso. Per acquistare beni, strumenti e servizi si potrà contare su 30mila euro al Centro-Nord e 40mila euro per le nuove attività con sede legale nel Mezzogiorno e nei territori colpiti dai terremoti del 2009 e del 2016 nel Centro Italia (gli importi aumentano di 10mila euro per l’acquisto di beni tecnologici e digitali).
Nel dettaglio, la ripartizione dei contributi a Fondo perduto
Nord Italia: un aiuto fino al 65% dell’investimento per l’avvio delle attività per programmi di spesa di valore non superiore a 120mila euro, con una percentuale che si riduce al 60% per importi tra 120mila euro e 200mila; Sud Italia: un aiuto fino al 75% dell’investimento per l’avvio delle attività per programmi di spesa di valore non superiore a 120mila euro, con una percentuale che si riduce al 70%, per importi tra 120mila euro e 200mila. Si aggiunge, l’ulteriore incentivo all’autoimprenditorialità nel settore strategico, legato all’innovazione, previsto per gli Under 35 disoccupati o inattivi che avviano, entro il 31 dicembre 2025, un’attività di impresa nell’ambito dei settori strategici di sviluppo per le nuove tecnologie e la transizione digitale ed ecologica.
Coloro che avvieranno una nuova attività in questi campi, e assumeranno dipendenti a tempo indeterminato (sempre sotto i 35 anni), dal 1 luglio 2024 al 31 dicembre 2025, fruiranno di uno sgravio totale dei contributi dovuti per i dipendenti, esclusi i premi INAIL, nel limite di 800 euro mensili per lavoratore e per la durata massima di tre anni. I fondi disponibili per questo incentivo ammontano a 140,2 milioni, nell’ambito del Programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021-2027.
Pietro Fino è dottore Commercialista e Consulente del Lavoro a Bari