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Sicurezza alimentare e paesaggio: oltre 26 milioni di euro all’UniBa con i “Bandi a cascata”

Trentacinque province coinvolte e oltre 153 progetti di ricerca candidati, per un totale di 26,5 milioni di euro. Chiudono con ottimi risultati i sette “Bandi a Cascata” dell’Università degli Studi “Aldo Moro di Bari”, le cui candidature erano aperte fino al 9 maggio scorso. Le misure, finanziate nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza,…

Trentacinque province coinvolte e oltre 153 progetti di ricerca candidati, per un totale di 26,5 milioni di euro. Chiudono con ottimi risultati i sette “Bandi a Cascata” dell’Università degli Studi “Aldo Moro di Bari”, le cui candidature erano aperte fino al 9 maggio scorso.

Le misure, finanziate nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza, hanno visto la partecipazione di 153 soggetti tra imprese, Università ed Enti di Ricerca, per un totale di richieste di finanziamento di 26,5 milioni di euro, ben oltre i 17 milioni messi originariamente a disposizione. Le aree di intervento spaziano dalla sicurezza agroalimentare alla valorizzazione del patrimonio paesaggistico, passando per lo sviluppo di modelli di prevenzione e gestione del rischio sismico, sistemi di intelligenza artificiale in simbiosi uomo-macchina, previsione di frane e incendi con supercomputer Hpc, tecnologie agro-ecologiche.

«C’è un Pnrr che funziona – dichiara il Rettore dell’Università “Aldo Moro” di Bari, Stefano Bronzini – Avviene soprattutto se si riesce a creare una sinergia fra mondo accademico e sistema delle imprese. È per questo che nei sette Bandi a Cascata abbiamo inteso operare in partenariato con Unioncamere Puglia, che ha lavorato sulla comunicazione e su una piattaforma tecnologica vicina al linguaggio delle imprese. L’istruttoria dei progetti darà risultati puntuali, ma possiamo sin da ora ipotizzare che esauriremo i fondi a nostra disposizione».

«La quasi totalità delle aziende che hanno presentato una candidatura – spiega la Presidente di Unioncamere Puglia, Luciana di Bisceglie – è rappresentata da piccole e medie imprese. Una buona notizia. Significa che il nostro sistema imprenditoriale non si sottrae alle sfide dell’innovazione tecnologica, a dispetto della dimensione aziendale. Registriamo inoltre candidature da 12 diversi Atenei e da 35 diverse province italiane: un segnale forte della capacità di attrazione e pervasività di questi Bandi in tutto il Paese, soprattutto al centro-sud».

Le tre province più presenti per candidature sono Bari, Foggia e Benevento. Bene anche Palermo, Napoli e Pescara. I progetti finanziati dai Bandi a Cascata di Uniba abbracciano tutte le fasi della ricerca: di base, applicata, sviluppo sperimentale e studi di fattibilità. I temi spaziano dalle tecnologie agroalimentari all’ecologia e tutela del paesaggio, dalla mobilità sostenibile all’intelligenza artificiale. Non mancano argomenti molto sfidanti quali simbiosi uomo-macchina e previsione di frane, incendi e terremoti.

Come il bando Agritech che è servito a finanziare lo studio di un sistema eco-idraulico sostenibile in termini ambientali ed energetici che, mediante l’introduzione di tecniche avanzate per il prelievo e la purificazione delle acque marine o salmastre, fornisca soluzioni adatte all’irrigazione in aree marginali costiere e all’utilizzo della risultante salamoia in altri processi produttivi, o l’applicazione di soluzioni IoT per la raccolta e l’analisi di dati idrici, agronomici e ambientali, economici e sociali, per migliorare la gestione delle risorse naturali e ridurre l’impatto ambientale delle produzioni agricole in aree marginali.

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