Depositate le liste per l’elezione del sindaco e il rinnovo del Consiglio comunale, la campagna elettorale entra nel vivo e spuntano i primi sondaggi rivelatori delle intenzioni di voto dei cittadini baresi. Una ricerca realizzata tra il 2 e l’8 maggio da Yoodata in vista delle amministrative, su un campione di 1.005 interviste, mostra il penalista Michele Laforgia, in corsa con l’appoggio di Convenzione e M5s, in leggero vantaggio rispetto a Vito Leccese, capo di gabinetto uscente sostenuto da Pd, Europa Verde e liste civiche. Laforgia conquisterebbe una quota variabile tra il 34% e 38%, mentre Leccese si attesterebbe a un punto inferiore (33-37%).
Fabio Romito, nome unitario in campo per il centrodestra, è staccato di qualche punto, ma non sembrerebbe arrivare al 30%. Uno scenario di questo tipo vedrebbe concretizzarsi l’ipotesi di un ballottaggio tra Leccese e Laforgia. Il sondaggio evidenzia che buona parte degli elettori ha già deciso per chi votare, poiché solo il 17% non indica ancora una preferenza; i più indecisi sono coloro che alle politiche 2022 avevano votato per il centrosinistra, e che ora si compattano in decisa maggioranza per Leccese. Gli elettori del Movimento 5 Stelle che hanno deciso di andare a votare protendono per Laforgia. Pd e M5s che in campagna elettorale si sono spaccati sulla questione primarie, correrebbero quindi ufficialmente da avversari nella corsa al post Decaro.
Leccesse e Laforgia hanno sancito un patto di sostegno reciproco in caso di secondo turno contro Romito. Ma se la sfida dovesse consumarsi tra i due aspiranti primi cittadini del centrosinistra, a far pendere l’ago della bilancia verso Laforgia sarebbero proprio i voti del centrodestra: dichiarano che potrebbero andare a votare quattro elettori su dieci, con quote un po’ superiori per il penalista.
Un pronostico del tutto diverso è quello invece restituito da un altro sondaggio, che circola negli ambienti dem, realizzato da BiDiMedia: in questo caso Leccese sarebbe il favorito con il 46%, seguito da Romito al 32,4 %, e da Laforgia che arriverebbe solo al 20,6%. Il centrodestra non nasconde una certa irritazione: «È iniziata la guerra dei sondaggi, che non ritengo di commentare, finché girano senza essere stati pubblicati nel sito ufficiale e senza che se ne conosca il reale committente – ha scritto Romito sul suo profilo Facebook – Tanto più che i risultati sono, a dir poco, inverosimili: nella foga di condizionare il voto, ambienti vicini all’avvocato Laforgia, hanno veicolando dati distanti anche di venti punti, da quelli rilevati, in un altro sondaggio, che proprio oggi, stanno anticipando ambienti che ruotano intorno al Pd. Sorridiamo, e risponderemo nei prossimi giorni con dati seri, riscontrabili, evidentemente solo a liste chiuse e depositate. Intanto, i sondaggi migliori sono quelli che ogni giorno facciamo fra i baresi che incontriamo, e sperano nella “Nuova Stagione”, stanchi di questi giochini propagandistici, tecniche usurate a cui la vecchia politica fa da sempre ricorso».
I dati elaborati da Yoodata portano a stimare un’affluenza effettiva inferiore a quella del 2019, e variabile tra i 61% e il 64%. Tra gli elettori del Movimento 5 Stelle, e quanti nel 2022 avevano votato per il centrodestra, si evidenzia una minore tendenza a recarsi al voto.
