Un programma scritto ascoltando i cittadini durante gli incontri pubblici per ripartire dalla strada, dai comitati di quartiere e dall’inclusione, nessuno escluso.
«Lo scollamento tra l’amministrazione uscente e la cittadinanza è uno degli aspetti che è venuto fuori con più forza», afferma Adriana Poli Bortone durante la presentazione del suo programma in piazza Mazzini. La senatrice vuole ripartire dalla riorganizzazione della macchina amministrativa collocando gli uffici in luoghi facilmente raggiungibili e con parcheggi vicini per alleggerire il traffico. E poi la cura e la manutenzione della città.
«Vigileremo sull’esecuzione dei lavori eseguiti sulle strade cittadine. Chi sbaglia deve pagare», avvisa Poli Bortone. «Manuterremo i parchi, non limitandoci a inaugurarli, e lavoreremo per prevenire atti di vandalismo», sottolinea la candidata del centrodestra. Non potevano mancare i riferimenti alle piste ciclabili sempre al centro delle polemiche in città. «Non è sufficiente prevedere una ragnatela di piste ciclabili, se queste non sono realmente fruibili. Occorrerà rimodularle, accertandosi che rispondano al requisito essenziale della sicurezza, che il loro posizionamento consenta il passaggio ai mezzi di soccorso», spiega la senatrice che vuole realizzare nuovi parcheggi con finanziamenti a fondo perduto.
Nella caserma Pico, ad esempio, a due passi dal centro, dove è convinta di poter creare 1400 parcheggi aprendo anche a forme di collaborazione con i privati. Al centro del programma la sicurezza da garantire offrendo supporto alle forze dell’ordine. «Ci riapproprieremo di quegli spazi urbani per troppo tempo abbandonati a se stessi e perciò insicuri», sottolinea Poli Bortone.
La candidata del centrodestra punta a un turismo di qualità che invogli i turisti a restare più giorni in una città resa più attrattiva per i giovani, una città che abbracci il concetto di promozione del territorio e sia non solo accogliente ma realmente inclusiva. Una città che offra servizi alle persone più fragili. E l’ambiente? «La nostra idea di ambiente passa anche attraverso la realizzazione di comunità energetiche, fonte di risparmio ma anche di guadagno per le utenze elettriche comunali». Senza dimenticare le marine, con una distinzione però. «Frigole e San Cataldo, che hanno una vocazione residenziale, devono diventare veri e propri quartieri della città. Torre Chianca e Spiaggiabella, che hanno una vocazione naturalistica, devono essere promosse nel circuito del turismo sostenibile e verde», chiarisce Poli Bortone.
