Presentato in anteprima sul palco del concertone tarantino dell’Uno Maggio Libero e Pesante, “La Vita Cos’è” di Cristiano Cosa è un vero e proprio viaggio nelle suggestioni dell’estate da gustare a morsi del cantautore pugliese. Cosa confeziona nostalgie estive per spedirle al ritorno come souvenir, regalando una saudade dal sapore di riviera che si tinge di colori vivaci e di sonorità vibranti.
La samba batucada di “La Vita Cos’è”, arricchita dalle chitarre slide di Roberto Angelini e dai fiati che incorniciano il finale, genera un sound fresco e attuale, dando vita a un tropicalismo dal gusto italico. «La Vita Cos’è, è soltanto un viavai che non si risolve mai», canta Cosa nel suo brano, affidando ai versi tutta la consapevolezza del sentirsi disarmati davanti all’inconoscibile, ma curiosi e pronti ad affrontare la vita prendendola a morsi.
«Il pezzo è una carezza alle domande esistenziali che spesso impegnano la mia mente. A volte provo a rispondere, a volte le lascio defluire dolcemente. Forse nessuno sa effettivamente cosa sia la vita. Nel dubbio, canto la sua irresolutezza» rivela l’artista. «Suonare per la prima volta “La Vita Cos’è” sul palco più importante della mia città amplifica il significato della canzone: la vita, d’altronde, è un gran concerto» racconta Cristiano Cosa.
“La Vita Cos’è” rappresenta un ulteriore passo significativo nel percorso musicale e nell’evoluzione artistica del cantautore tarantino. Il brano arriva a distanza di pochi mesi dalla pubblicazione del singolo “L’Ultima Sera”, uscito lo scorso ottobre, colonna sonora che ha accompagnato il docufilm “New York Solo Andata” di Davide Ippolito (oltre 2 milioni di visualizzazioni su Prime Video). Classe 1995, cantautore e polistrumentista, Cosa si distingue per la sua musica contaminata da influenze Brit Pop, Rock e Funk. Dopo aver aperto i concerti di artisti affermati del calibro di Ornella Vanoni, Fabrizio Moro, Dirotta su Cuba, Fast Animals & Slow Kids e partecipato a numerosi festival in Italia, Cristiano sta lavorando al suo nuovo album solista, che vedrà la partecipazione, tra gli altri, di Roberto Angelini alla chitarra con una produzione a cavallo tra Italia e Stati Uniti.