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Lecce, il tifo giallorosso pronto a fare festa. Con l’Udinese scocca l’ora di Pierotti?

Che il fattore tifo a Lecce fosse cosa seria si era capito già nel momento della sottoscrizione degli abbonamenti. Oltre ventunomila tagliandi, per una squadra capace di posizionarsi al settimo posto in classifica. Domenica dopo domenica, però, stadio dopo stadio, la massiccia presenza dei supporters giallorossi ha confermato questo dato. Il Lecce è stato seguitissimo…

Che il fattore tifo a Lecce fosse cosa seria si era capito già nel momento della sottoscrizione degli abbonamenti. Oltre ventunomila tagliandi, per una squadra capace di posizionarsi al settimo posto in classifica. Domenica dopo domenica, però, stadio dopo stadio, la massiccia presenza dei supporters giallorossi ha confermato questo dato.

Il Lecce è stato seguitissimo anche in trasferta. Le ultime due, Sassuolo e Cagliari, hanno visto il tutto esaurito. E se a Cagliari ci andavano qualche centinaia e i biglietti si sono esauriti in soli sette minuti, segno che molti di più sarebbe stati pronti a partire per la difficile trasferta isolana, a Reggio Emilia erano più di quattromila unità. Ora il popolo giallorosso è tornato a farsi sentire in occasione dell’allenamento a porte aperte che il Lecce ha svolto al Via del Mare nella giornata di giovedì. Cori, fumogeni, e incitamento verso la squadra perché si possa fare festa già lunedì sera. Lunedì pomeriggio, infatti, a partire dalle 18:30 si giocherà Lecce-Udinese, match point a tutti gli effetti. E il pubblico sarà quello delle grandi occasioni. In vendita, infatti, anche i posti “a visibilità ridotta”. Quindi sarà un tutto esaurito garantito.

Al Lecce basterà vincere per essere sicuro della matematica. In caso di altri risultati, potrebbe arrivare ugualmente la salvezza se dovessero verificarsi altre combinazioni. Una vicinanza quella del tifo giallorosso che non è mai mancata nel corso dell’anno, compreso un momento di confronto duro e leale quando la squadra non girava e D’Aversa venne preso di mira perché abbandonasse la piazza, cosa che poi avvenne a fine partita perché la società decise di sollevarlo dall’incarico. Era Lecce-Verona e i giallorossi erano nel momento più difficile del campionato. Ma poi è arrivato Gotti e la musica è cambiata. Tre vittorie e tre pareggi in sette incontri, una difesa blindata, un gioco brillante e ricco di occasioni da gol in fase offensiva, arcigno e scontroso in fase difensiva, la rinascita di alcuni giocatori come Krstovic e Almqvist ritornati decisivi, la scoperta di altri ruoli per Blin e Dorgu, il coinvolgimento di tutti gli effetti, non solo gli 11 titolari, e la ricetta è servita. Una squadra che ora guida la mini-classifica di chi lotta per un posto al sole, evitando accuratamente gli ultimi due che significano retrocessione.

Contro l’Udinese ci sono molte possibilità. Per semplificare parleremo delle due grosse: che il Lecce scenda in campo da salvo e che il Lecce scenda in campo ancora in gioco. Nella prima non sappiamo cosa giri per la testa di Gotti ma è probabile che verrà dato spazio a chi ha giocato meno. Nella seconda manderà in campo una squadra pronta a lottare contro una diretta concorrente messa peggio, e a caccia di punti preziosi. C’è da sostituire Piccoli, squalificato e Sansone per il momento è fermo per un problema muscolare. Entrambi gli scenari potrebbero vedere l’impiego dal primo minuto di Pierotti. Potrebbe essere il vice-Piccoli, se la scelta non dovesse ricadere su Almqvist o potrebbe convivere con lo svedese se quest’ultimo venisse mandato in campo al posto di Oudin, cioè sulla fascia destra.

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