Giochi del Mediterraneo del 2026, finalmente si parte. Dopo uno stop ai lavori durato 19 mesi, a causa della mancata vidimazione della Corte dei Conti e l’erogazione del contributo per i progetti, il grande evento sportivo, previsto nella città ionica nell’estate del 2026, inizia finalmente a concretizzarsi. A rompere il ghiaccio sono stati i sindaci di Massafra e Crispiano, che sono stati i primi a stilare il protocollo d’intesa con il commissario straordinario dei giochi Massimo Ferrarese.
Il finanziamento complessivo sbloccato è di 275 milioni di euro, di cui 35 milioni destinati alle attività organizzative. La città di Taranto, sede principale dell’evento, riceverà 161 milioni di euro, mentre altre strutture sportive della provincia beneficeranno di un finanziamento di 40 milioni. E c’è una buona notizia anche per quanto riguarda l’aumento dell’importo. Rispetto al precedente masterplan, redatto nel dicembre 2022, il finanziamento per i giochi è stato rimpolpato di ulteriori 20 milioni di euro, risorse che andranno ad incrementare il tesoretto da destinare alle infrastrutture. Con questa firma, si apre la strada alla fase di appalto e di cantiere per i 18 comuni inseriti nel primo masterplan.
Ci sarà tempo fino al 15 maggio per stilare questa prima trance di accordi, giornata in cui verrà anche presentato il progetto esecutivo per la realizzazione della piscina di Taranto, ad opera dello studio di architetti di Prato, vincitori del concorso di idee. Nel caso di Massafra e Crispiano, le opere da finanziare sono rispettivamente un palazzetto dello sport, da un milione di euro e un campo ti tiro con l’arco di quasi sette milioni. Dopo i due comuni del tarantino, è stata la volta del sindaco della città dei due mari Rinaldo Melucci. Il nuovo masterplan che Ferrarese presenterà al governo per il capoluogo ionico prevederà uno stanziamento di circa 160 milioni, su 265 complessivi. Numerosi gli impianti da realizzare, come lo stadio del nuoto e il nuovo Iacovone. A fine mese ci sarà la presentazione del piano dello stadio di calcio, su cui sta lavorando la società pubblica “Sport e salute”, con un costo stimato di circa 50 milioni di euro. Altri comuni della provincia di Taranto, che saranno impegnati nella seconda tranche del masterplan, Grottaglie, Castellaneta, Martina Franca, Avetrana, Mottola, Laterza, Ginosa e Torricella, insieme a Conversano, nella provincia di Bari e Fasano nel brindisino.
Lunedì toccherà ai sindaci di Brindisi, Giuseppe Marchionna (alle 10.30) e di Lecce, Carlo Salvemini (alle 15). Brindisi riceverà 10 milioni di euro, di cui 6 saranno destinati allo stadio Fanuzzi e 4 alle opere esterne del Palapentassuglia. Lecce, invece, riceverà 14 milioni di euro, di cui 11,3 saranno utilizzati per migliorare lo stadio di Via del Mare e 2,7 per il Palaventura. Inoltre, si sta valutando un’ulteriore spesa di circa 15 milioni di euro per realizzare la copertura dello stadio di Lecce.
Ora i fondi per l’importante evento sportivo, che si terrà tra il 21 agosto e il 3 settembre, ci sono. Ma i ritardi sono stati importanti e il tempo rimasto di certo da non sprecare.
«Una giornata importante – spiega il commissario – ora i sindaci possono iniziare ad appaltare. Saremo vigili, ci sarà un cronoprogramma che controlleremo con i vari step di avanzamento. Siamo chiaramente oltre il tempo massimo, e abbiamo previsto anche un piano alternativo, che sarebbe poter realizzare un primo stralcio dello stadio Iacovone e le piscine olimpioniche, e poi al limite coprire sia una che l’altra opera subito dopo i giochi. Però io non ci voglio pensare, vorrei continuare a lavorare per far avverare questo miracolo».