«Oggi celebriamo la festa di chi non si arrende, come ci ha insegnato Giuseppe Di Vittorio, il cui nome è inciso sulla lapide sotto la quale ci ritroviamo ogni anno a Bari vecchia in questa giornata». Così il sindaco Antonio Decaro in occasione della cerimonia di deposizione di corone commemorative vicino la lapide che ricorda la difesa della Camera del Lavoro di Bari vecchia dall’assalto fascista del 1922.
«Oggi – continua – è la festa di chi non si arrende alle morti sul lavoro, ancora troppe e purtroppo in crescita. Oggi è la festa di chi non si arrende alla schiavitù sul posto di lavoro, senza tutele né diritti; oggi è la festa di chi non si arrende davanti alla richiesta di una lettera di dimissioni in bianco.
«Oggi – conclude – è la festa di chi sa che il disegno di autonomia differenziata é il primo passo per tornare alle discriminazioni e alle differenze tra lavoratori del Sud e lavoratori del nord. Opporsi a tutto questo è il senso della nostra presenza qui oggi, sotto il nome di Giuseppe Di Vittorio, che per i diritti dei lavoratori ha lottato tutta la vita. Oggi, qui, siamo chiamati a rinnovare un impegno forte su questi temi, contro le discriminazioni, contro le morti sul lavoro, contro il precariato estremo, contro la frammentazione del nostro Paese. Lo dobbiamo a Giuseppe Di Vittorio ma lo dobbiamo soprattutto ai figli di questa terra, la nostra, che non può permettersi di tornare indietro».