Sviluppare terapie mirate per contrastare le leucemie mieloidi acute è l’obiettivo di uno studio del dottor Giacomo Volpe, ricercatore del laboratorio di diagnostica e caratterizzazione cellulare dell’Ematologia dell’istituto tumori “Giovanni Paolo II” di Bari, finanziato con un milione di euro dalla Fondazione Airc per la ricerca sul cancro “Southern Italy Scholars“.
Si tratta, spiega il direttore generale dell’oncologico barese, Alessandro Delle Donne, di un «risultato prestigioso perché siamo stati selezionati tra i tre studi finanziati da Airc per il centro sud Italia e perché il nostro Istituto si conferma centro di eccellenza riconosciuto per la mole dei progetti di ricerca oncologica traslazionale».
Lo studio del dottor Volpe, prosegue Delle Donne, «mira alla generazione di modelli cellulari clinicamente accurati per determinare come l’acquisizione di specifiche mutazioni, in particolare quelle riscontrate nel gene Cebpa, porta alle alterazioni molecolari e alle conseguenti manifestazioni cliniche tipicamente osservate nei pazienti con questa malattia».
L’obiettivo concreto dello studio, sottolinea Volpe, «è arrivare a terapie mirate e sempre più efficaci, tramite la generazione di modelli cellulari accurati che si basano sulla tecnologia di riprogrammazione somatica delle cellule tumorali. Tutto questo – aggiunge – permette la conversione delle cellule tumorali in cellule staminali simil-embrionali. Queste cellule hanno la capacità di essere riconvertite in cellule del sangue, permettendoci di capire a che punto durante il processo della maturazione ematopoietica, queste mutazioni diventano effettive portando allo sviluppo della malattia».
Volpe, ematologo molecolare dell’Unità operativa complessa di Ematologia dell’oncologico, diretta da Attilio Guarini, gestisce un gruppo di ricerca che si occupa dello studio dei meccanismi molecolari alla base della leucemogenesi. Tante le sue esperienze internazionali di ricerca, dal dottorato di ricerca all’Istituto di Scienze oncologiche e genomiche dell’Università di Birmingham in Inghilterra, alla cattedra di Modellazione patologica nel centro di biomedicina e salute di Guangzhou in Cina.
Volpe ha identificato il meccanismo della regolazione del gene FLT3, diventato poi un pilastro per la diagnostica e la terapia delle leucemie mieloidi acute e, nel 2022, ha fatto parte di un team internazionale che ha generato il primo atlante molecolare su singola cellule del primate Macaca Fascicularis.
Il suo team ha di recente identificato nel gene MAFB un nuovo bersaglio molecolare per il trattamento di leucemie mieloidi caratterizzate da lesioni molecolari del gene MLL. Ultimo traguardo di Volpe è il finanziamento “Southern Italy Scholars” di Airc, assegnato a ricercatori che guidano un gruppo di ricerca indipendente in un ente in Italia meridionale o insulare, promuovendo una rete di collaborazioni con gruppi di ricerca nel resto d’Italia o all’estero.
Orgoglio per il finanziamento ottenuto esprime anche il presidente del Consiglio di indirizzo e verifica dell’oncologico barese, Gero Grassi: «La ricerca e l’innovazione nell’ambito della lotta contro il cancro – dice – sono cruciali per migliorare le cure e le prospettive dei pazienti. Complimenti al dottor Volpe e a tutto il team coinvolto in questo progetto».