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Vincenzo Schettini e il successo de “La fisica dell’amore”: «Divertimento e un po’ di follia» – L’INTERVISTA

Parliamo di fisica, divertimento, temperamento geniale, di professionalità e di un ciuffo bianco. Parliamo di Vincenzo Schettini, il professore del momento, il docente più famoso del web, colui che, come per magia e con una forza “attrattiva” si fa ascoltare da giovane e adulti. Il docente dal ciuffo bianco è nato a Como, ma in…

Parliamo di fisica, divertimento, temperamento geniale, di professionalità e di un ciuffo bianco. Parliamo di Vincenzo Schettini, il professore del momento, il docente più famoso del web, colui che, come per magia e con una forza “attrattiva” si fa ascoltare da giovane e adulti.

Il docente dal ciuffo bianco è nato a Como, ma in lui scorre sangue pugliese con una mamma di Castellana e un padre di Putignano. All’età di quattro anni è arrivato a Castellana Grotte ed è cresciuto con il fratello Francesco che ora vive in Spagna. Con lui la fisica cambia volto e fa divertire, con grande giubilo degli studenti e facilita i percorsi nel mondo di Newton. E dal momento che l’universo della fisica è fatto anche di numeri, diciamo subito che i suoi, su tutte le piattaforme, sono a dir poco da capogiro: 56,8mila follower su Instagram, più di un milione su Facebook, oltre 100 milioni di visualizzazioni su YouTube, stessa cosa su Tik Tok. Ora con la “Fisica dell’Amore” sta sbancando anche in tv su Rai2 con lo show in seconda serata e con punte di share che toccano il 9%, nonostante l’ora tarda.

Professore, il suo successo fa girare la testa, ma andiamo con ordine. Da insegnante nell’istituto “Luigi dell’Erba” di Castellana Grotte, dove tuttora lavora, agli studi televisivi più ambiti e tanto altro come tour teatrali, video-lezioni e libri. Qual è stata, anzi qual è, la sua formula vincente?

«Il divertimento. Impartisco nozioni di fisica a tutto tondo con l’intento di far appassionare chi mi ascolta. Sia ben chiaro, il divertimento è anche tutto mio. Sono così come mi vede, me stesso sempre e questo arriva subito».

E lei com’è?

«Pazzo, spirito libero, entusiasta, proteso verso il prossimo e con l’intento di far amare una materia che, per molti, risulta ostica».

E la scintilla che l’ha fatta innamorare di questa scienza qual è stata?

«Un episodio accaduto alle scuole elementari: la maestra fece un esperimento con un pentolino e po’ d’acqua bollente dentro e minacciò di versare la stessa sulle mani di un compagno. Mosse quel pentolino facendolo ruotare e l’acqua non uscì; da lì accadde tutto. Poi ho visto film come “Matrix”, “Alien” e sono rimasto affascinato».

Con il suo carattere esuberate ha fatto impazzire i suoi genitori, Grazia e Mimmo, quando era piccolo?

«Devo a loro il grazie più grande. Mi hanno supportato e mai forzato. La domanda che mi hanno sempre rivolto è “sei felice”?».

E ora deduciamo che lei lo sia parecchio. Nel suo programma televisivo, così come fa sui social, si parla anche di sentimenti, emozioni, tutto sul tema di un equilibro che rimanda alla materia. Professore, ma l’innamoramento cos’è di preciso? Una esplosione di atomi?

«Di sicuro ci porta alla fase sperimentale della vita. In essa esiste l’errore casuale, sistemico, non c’è la misura perfetta. Ecco, in amore non puoi vivere senza il difetto, è la cura più imperfetta e affetta da errori di tutto l’universo».

Con il suo sorriso, la cadenza barese e una gestualità con la quale spesso disegna nell’aria cuori immaginari, incontra anche i disagi dei più giovani ed è evidente che con il suo approccio li rassicura. Esiste un’energia invisibile, inesplorata, fatta di empatia?

«Certo. La fisica parla dell’universo da più di 100 anni, ma se ne conosce solo al 5%. Il resto non lo si vede ed è ancora a noi oscuro. C’è tanto di inesplorato».

Lei ha il dono della fede?

«C’è una ricerca personale. Quello che mi accade ogni giorno mi fa capire che forze altre gravitano intorno a noi».

Per esempio?

«Coincidenze, situazioni che sembrano inspiegabili. Intanto la vita mi restituisce quello che faccio in modo “misterioso”».

La rivedremo presto in Rai. Cosa sogna ora?

«Mi piacerebbe continuare nella comunicazione, magari in radio e podcast, il linguaggio del futuro. E poi è ora che ci sia un cambiamento nel mondo della tv: basta liti continue e più spazio invece a trasmissioni pensate per i giovani».

Ci tiene al suo look, divenuto ormai inconfondibile?

«Mi voglio bene quindi si e contagio anche gli altri nel prendersi cura di se stessi».

A chi le solleva critiche cosa risponde?

«È normale, gli “haters” esistono ma dobbiamo aver fiducia in noi senza farci scoraggiare. Penso che ognuno ci veda a suo modo e di fronte a questa consapevolezza pirandelliana resta importante essere orgogliosi di noi stessi. Insomma, chi se ne importa di chi ci critica».

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