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Pd, mugugni sul rimpasto nella Giunta pugliese: Schlein non è soddisfatta delle decisioni di Emiliano

Un dato appare certo, anche in virtù di più indizi: la segretaria nazionale del Partito democratico Elly Schlein non vuol sentire parlare di Puglia almeno fin a che l’eco del G7 si sia diluito visto che la regione, se non fosse per il fedelissimo capogruppo al senato Francesco Boccia, non sta regalando soddisfazioni alla leader…

Un dato appare certo, anche in virtù di più indizi: la segretaria nazionale del Partito democratico Elly Schlein non vuol sentire parlare di Puglia almeno fin a che l’eco del G7 si sia diluito visto che la regione, se non fosse per il fedelissimo capogruppo al senato Francesco Boccia, non sta regalando soddisfazioni alla leader dem. D’altronde, alle primarie dello scorso anno fu Stefano Bonaccini a trionfare nel Tacco d’Italia.

L’ultima idiosincrasia tra la dirigente del Pd e la Puglia è delle ultime ore con il forfait al dibattito sul lavoro promosso dagli organizzatori del concerto del Primo maggio di Taranto previsto per domani, ma cancellato dai promotori. Una rinuncia che fa il paio con quella del presidente del Movimento 5stelle, Giuseppe Conte – atteso in Puglia dal 3 al 5 maggio – così da evitare qualsiasi polemica e soprattutto i microfoni e le telecamere sul minirimpasto operato dal presidente della Regione, Michele Emiliano, dopo la bufera giudiziaria piombata su via Gentile e sul Comune di Bari.

«La segretaria non è per niente soddisfatta», dicono dal Nazareno. Infatti, Schlein aveva chiesto «un vero cambio di passo». In compenso ha avuto la sostituzione di solo tre assessori, tra cui l’ex titolare della delega all’ambiente Annagrazia Maraschio, esponente di Sinistra italiana, vicinissima all’ex governatore Nichi Vendola. Anche perché, sottolineano sempre dirigenti dem, «le deleghe che erano in capo ad assessori e consiglieri del Movimento 5Stelle restano nelle mani del presidente. Forse perché attende che dopo le elezioni europee si possa ricomporre l’alleanza in Regione?»

D’altronde, il rapporto tra Emiliano e Conte è ben saldo e lo stesso ex premier si è guardato bene dal proporre per Strasburgo candidati pugliesi di peso, come ha fatto in Campania con l’ex presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, e con il prorettore dell’Università di Salerno, Maurizio Sibilio. La bandiera pentastellata in Puglia sarà soltanto issata dall’uscente Mario Furore. Una scelta, si sussurra, fatta sia per blindare l’europarlamentare foggiano sia per non entrare in forte competizione con Antonio Decaro, numero due della lista del Pd. Sarà quindi proprio l’appuntamento elettorale di giugno: quello europeo e le amministrative a raccontare come si svilupperà il rapporto tra la segretaria dem e il presidente della Regione il quale, proprio per sparigliare ancor di più le carte ha indicato tra i nuovi assessori la cattolicissima consigliera regionale Debora Cilento, vicina all’ascoltato consigliere di Schlein, Boccia.

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