Saranno adibiti ad asilo industriale, ma anche a disposizione degli abitanti di zona, gli ex capannoni Orm (Officine Revisione Morori) dell’Aeronautica Militare, adiacenti alla chiesa di Santa Maria del Casale di Brindisi, luogo di grande valenza architettonica e simbolo della città.
I vecchi ruderi in disuso da decenni, realizzati tra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale e che si estendono in un’area di circa 5 ettari, nei giorni scorsi sono stati consegnati ufficialmente all’aeroporto del Salento ed avranno nuova vita, grazie alla sinergia tra Comune ed Aeroporti di Puglia.
A spiegare nel dettaglio il progetto sono stati il sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna, il presidente di Aeroporti di Puglia Antonio Maria Vasile, ed il direttore generale dello stesso ente Marco Catamerò, nel corso di un sopralluogo in uno degli esempi di archeologia industriale.
«Mi piace sottolineare la disponibilità del presidente Vasile ad accogliere le nostre richieste, anche se la loro progettazione era in fase avanzata da tempo – ha spiegato il primo cittadino – perché questa era un’area militare che è stata smilitarizzata e passata al demanio, quindi usufruibile per fini civili. C’è un documento unitario di tutto il Consiglio comunale di un mese fa che sollecitava un intervento da parte di Aeroporti alla rigenerazione ed al migliore utilizzo di questa zona, anche per valorizzare la vicina chiesa di santa Maria del Casale. L’idea è quella di realizzare un asilo a servizio sia della città che degli operatori dell’aeroporto. Ciò potrebbe rappresentare per la zona un servizio utile. Ci sono poi altre idee che andremo a definire».
Uno spazio, dunque, che si aggiunge all’aeroporto di Brindisi: «Le richieste che arrivano dall’amministrazione comunale ci sembrano perfettamente in linea con i progetti che abbiamo su questo aeroporto – ha dichiarato Vasile – avere un asilo aziendale è importantissimo, così come avviene a Bari. Ma sarà aperto alla cittadinanza. In aeroporto non lavorano solo i dipendenti dell’ente, ma anche forze dell’ordine ed altre persone che utilizzano l’area. Aeroporti di Puglia è da sempre attenta alle richieste dei territori, soprattutto quando queste possono essere virtuose ed accrescere il valore dell’infrastruttura». Catamerò ha illustrato, invece, l’iter legato alla bonifica «E’ stato un percorso difficilissimo – ha affermato – appena siamo entrati in possesso dell’area, ci siamo attivati per le opere di bonifica sia del verde ma anche degli ordigni bellici, obbligatoria per qualsiasi attività che dev’essere svolta nel sedime aeroportuale».