Dopo l’interesse e il successo del pubblico per le precedenti visite guidate della mostra “Elogio della composizione. La fotografia di Giuseppe Cavalli”, in occasione della Festa della Liberazione del 25 aprile si replica. Ci sarà la possibilità di vedere, a partire dalle ore 11:15, l’esposizione inaugurata lo scorso 26 marzo a Palazzo delle Arti Beltrani a Trani, con una guida d’eccezione e senza costi aggiuntivi rispetto al biglietto d’ingresso.
L’allestimento, con 82 foto tra ritratti, paesaggi, nature morte, di cui 32 vintage, è in collaborazione con l’Archivio Eredi Giuseppe Cavalli e con il contributo di Alessia Venditti, dottoranda di ricerca UNIUD (Università degli Studi di Udine), curatrice del progetto di riordino dell’Archivio Cavalli.
L’esposizione fotografica dedicata alle opere di Cavalli, nato 120 anni fa nella città di Lucera, sarà accolta dalle sale del piano nobiliare del Centro Culturale Polifunzionale della Città di Trani fino al 31 maggio 2024. Il progetto di Palazzo Beltrani, eccezion fatta per le esposizioni tenutesi nella natia Lucera, è la prima esposizione che omaggia Giuseppe Cavalli in Puglia dopo 41 anni.
Giuseppe Cavalli è un artista prestigioso e acuto critico di punta del dopoguerra italiano, caposcuola dell’high-key (espressione adoperata in fotografia come sinonimo di toni alti per indicare il carattere delle foto che presentano per lo più tonalità molto chiare, prossime al bianco, fonte Treccani) e promotore culturale con altri protagonisti del suo tempo. Attraverso le pagine della rivista Ferrania ha contribuito a elevare questa arte, anche con il volume “8 fotografi italiani di oggi” e la promozione del movimento La Bussola accanto ai valenti colleghi Finazzi e Leiss, Lerder e Veronesi. Con una raccolta di oltre ottanta opere, l’esposizione vuole ripercorrere le tappe fondamentali della sua esperienza artistica tra produzione fotografica e critica arguta.
Con il ticket di ingresso alla mostra sarà possibile visitare anche le collezioni custodite a Palazzo Beltrani e la Pinacoteca “Ivo Scaringi”.