L’attività trapiantologica in Puglia ha fatto segnare negli ultimi tre anni numeri da record. Nonostante il Covid nel 2021 sono stati eseguiti 123 trapianti, nel 2022 sono stati 137, mentre il 2023 si è chiuso con la cifra record di 204 trapianti (61 di cuore, 54 di fegato, 21 di rene da vivente, 14 di rene doppio e 54 di rene singolo).
Questo grazie alla grande generosità delle famiglie pugliesi alle quali è stato dedicato l’incontro “Donare è una scelta naturale“, organizzato oggi dal Centro regionale trapianti Puglia (Crt) e dall’Università di Bari presso l’aula “de Benedictis”, al quale è intervenuto il direttore del Centro nazionale trapianti Giuseppe Feltrin.
L’appuntamento è stato anche occasione per guardare al futuro, come ha spiegato il direttore generale del Policlinico di Bari, Antonio Sanguedolce: «Stiamo lavorando per realizzare un dipartimento funzionale del programma trapianti per consolidare i risultati degli ultimi anni e ampliare l’attività con i trapianti di polmone, pancreas e cuore pediatrico».
In Puglia il programma trapianto di organi solidi è attivo dal 1992, dapprima con il trapianto di rene, a seguire dal 1998 con il trapianto di fegato e dal 2002 con il trapianto di cuore e fin dall’inizio l’attività trapiantologica è centralizzata presso l’ospedale universitario barese, mentre le donazioni arrivano da tutto il territorio regionale.
Da gennaio 2024 sono già 72 i trapianti effettuati e, con questo trend, sarà possibile superare il record dello scorso anno.