Da calciatore Ancelotti ha vinto tanto, passando da attaccante ad inizi carriera a centrocampista, senza mai disdegnare il gol, ma una caratteristica lo ha sempre accompagnato nel suo percorso quello di essere un vincente ed insaziabile, ed infatti ha vinto due Coppe Campione e oltre ad un palmares ricco di scudetti e altre coppe. Da allenatore ed allievo di Arrigo Sacchi al Milan ma anche come suo vice alla guida della nazionale italiana, Carlo Ancelotti ha tratto il massimo insegnamento senza però disdegnare la fase difensiva all’occorrenza ed è stato capace di imporsi vincendo titoli nei massimi campionati continentali tra Italia, Francia, Germania Inghilterra e Spagna ma soprattutto viene soprannominato a giusta causa Carlo “Magno” perché è il re della Coppa dalle grandi orecchie, avendola vinta come nessun altro ad oggi v’è riuscito quattro volte.
Questa settimana l’ha fatta ancora grossa, battendo Pep Guardiola, allenatore dei Citizens con il quale all’andata avevano dato spettacolo con un 3 a 3. Nella gara di ritorno, non valendo più da qualche anno la regola del gol in trasferta è terminata 1 a 1 con Rodrygo che avevo illuso i “blancos” ma De Bruyne del City ha rimesso in parità i conti per un 4 a 4 che ha costretto le squadre ad andare ai supplementari e poi i calci di rigori. Dal dischetto la serie l’aveva iniziata nel peggiore dei modi il madrileno Modric, ma i tiri dal dischetto sono una lotteria ed alla fine dei primi cinque calciati, sono state decisive le parate di Lunin sugli errori di Bernanmdo Silva e l’ex Inter e Madrid, Kovacic e la rete del quinto rigore trasformata da Rudiger rendendo vana quella trasformata precedentemente da portiere del Ciy, Ederson. Quando Ancelotti ha battuto Pepe Guardiola, ha poi alzato la Coppa. Il tecnico ex di Milan e Napoli in Italia, che con il Real l’ha già vinta nelle edizioni del 2014 e del 2022 ha messo nel suo mirino la quinta. Da una prova di encomiabile ordine tattico quanto di sofferenza il Real conquista la semifinale, nonostante nella gara di ritorno abbiano avuto soltanto il 36% di possesso palla rispetto al 64% dei Cityzens che però sono stati traditi ai tiri dal dischetto.
Il tecnico al termine alle tv licenziatarie ha commentato la sua gioia: «E’ un grande risultato figlio del sacrificio contro una squadra top e penso si potesse fare solo in questo modo a casa loro. I rigori? Speravo che i miei li facessero e loro no, so però che serviva un’impresa ed è stata compiuta. Ho fatto i complimenti a Pep. Lo scorso anno è toccato a loro, ora spero a noi. Adesso testa alla semifinale con il Bayern con l’opportunità di vincere un’altra Champions, ma prima ci sono altre due gare da giocare».
Ufficiali i verdetti delle ultime due semifinaliste di Champions League. Tra le prime quattro d’Europa c’è il Bayern Monaco che dopo la Lazio, agli ottavi, ha eliminato i “Gunners” dell’Arsenal con il punteggio complessivo di 3 a 2, un pari all’andata ed una vittoria di misura al ritorno con la rete siglata da Kimmich e dovranno vedersela contro il Real Madrid di Ancelotti che con i tedeschi ha vinto anche in Germania. Eliminato, invece, l’Atletico Madrid del “Cholo” Simeone dopo aver battuto agli ottavi l’Inter di Simone Inzaghi è caduto per mano del Borussia Dortmund che accede all’altra semifinale. La sfidante del Dortmund è il PSG di Gigi Donnarumma, numero uno anche della nazionale azzurra, che con Mbappé e soci hanno fatto fuori il Barcellona. Il conto alla rovescia per il sogno di alzare la coppa dalle grandi orecchie, il prossimo primo giugno a Wembley è ufficialmente partito.