«Il fatto che dopo 30 anni arriva a Potenza un ministro dell’istruzione mi onora perchè dà l’idea della scuola dell’ascolto che sto seguendo». È stata questa la considerazione con cui il ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara ha cominciato il suo incontro con gli studenti degli istituti “Busciolano” e “Giorgi” del capoluogo lucano, e dell’istituto “P. Berardi” di Melfi (Potenza).
Una visita che per il ministro ha avuto il significato di testimoniare “un cambiamento di rotta incentrato sui temi dell’ascolto”.
«Parlare con docenti, dirigenti, ragazzi – ha voluto precisare – è davvero importante per capire verso quale direzione orientare certe riforme, perché la scuola mette al centro gli studenti, la scuola costituzionale su cui io insisto valorizza gli studenti. Da quando mi sono insediato ci sono stati investimenti importanti per la Basilicata: 220 milioni di euro, dei quali 154 solo per l’edilizia e sei milioni per ‘Agenda Sud’. Ci sono anche soldi per l’ inclusione, un tema sul quale mi batto molto perché bisogna fornire eguali opportunità di formazione per tutti i ragazzi, indipendentemente da dove vivono».
Relativamente al problema del dimensionamento scolastico in Basilicata , Valditara ha spiegato che «è un problema su cui vi è la massima attenzione. Non verrà mai chiusa una scuola. Anzi laddove c’erano reggenze abbiamo creato presidi vicari con docenti esonerati dal servizio».
Tornando sui temi nazionali, Valditara ha confermato che «per la proroga dei contratti del personale Ata è stato compiuto uno sforzo ulteriore, dopo una trattativa con la Commissione Europea che non ci consentiva di usare fondi del Pnrr per questo motivo. Abbiamo reperito altri 14 milioni perchè crediamo che questo personale sia una risorsa importante per attuare ‘Agenda Sud’ e il Pnrr».
Dopo aver sottolineato che «il Mezzogiorno ha risposto molto bene sulla riforma del ‘4+2’ che per me è strategico perché significa dare possibilità occupazionali e garantisce tecnici qualificati al sistema imprenditoriale italiano» sul liceo del Made in Italy il ministro ha concluso: «è stato varato il il 27 dicembre, non c’è stato ancora orientamento, ma il risultato complessivo è incoraggiante. Con maggiore tempo, orientamento e formazione avremo il prossimo anno un successo che si affiancherà alla riforma del ‘4+2’che per me è strategico perché significa dare possibilità occupazionali e garantisce tecnici qualificati al sistema imprenditoriale italiano»