Le inchieste che nelle ultime settimane hanno coinvolto la Regione Puglia «non riguardano la giunta». Lo ha detto il governatore Michele Emiliano, parlando con i giornalisti a margine dell’inaugurazione dei nuovi locali della guardia medica a Foggia.
«Non c’è nulla che riguardi la giunta della Regione Puglia, non c’è una indagine, non c’è un’accusa – ha detto Emiliano -. Ci sono dei fatti accaduti anche a un assessore, che l’hanno indotto alle dimissioni, ma sono fatti che riguardano lei e il marito e che non hanno nulla a che vedere con l’attività della giunta. La stessa cosa dicasi per la giunta di Bari dove non ci sono accuse che riguardano l’attività amministrativa».
I giornalisti hanno interpellato il governatore sulle recenti inchieste per voto di scambio che hanno riguardato anche esponenti del centrosinistra sia al Comune di Bari sia in Regione.
«Naturalmente – ha aggiunto Emiliano – fatti del 2019, del 2020 e del 2021 che poi si condensano in due mesi, hanno avuto un effetto mediatico molto forte, e purtroppo in Puglia c’è una carenza di magistrati gravissima. Alcune delle misure che sono state eseguite erano state richieste dalla procura un anno prima e poi si sono condensate tutte insieme peraltro poco prima delle elezioni. Ben venga. Io ringrazio la magistratura per tutto il lavoro che sta facendo nonostante la carenza degli organici».
«Dobbiamo sostituire delle persone in giunta»
«È chiaro che noi dobbiamo sostituire delle persone in giunta. Purtroppo a Roma questo non lo sanno bene, c’è uno statuto regionale che obbliga il presidente a scegliere gli assessori non da 60 milioni di persone ma da 30 eletti della sua maggioranza, il che ovviamente è piuttosto complicato», ha proseguito Michele Emiliano.
La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha ribadito di aver chiesto a Emiliano «un rinnovamento netto degli assetti del governo regionale, che non si può tradurre nella mera sostituzione di chi è andato via». Nel pomeriggio è in programma a Bari una riunione della maggioranza.