C’è parecchia Puglia e di qualità ai campionati italiani paraolimpici di ciclismo strada e cronometro maschili e femminili, ospitati a Montesilvano sabato e ieri. Aperti a tutte le categorie (C1, C2, C3, C4, C5, B, T1, T2, H1, H2, H3, H4, H5), gli assoluti costituiscono un probante banco di prova utile per testare la forma degli atleti e in particolare degli azzurri del commissario tecnico Pierpaolo Addesi. Peraltro quest’ultimo era presente, anche perché la manifestazione è stata organizzata proprio dalla Addesi Cycling in collaborazione con il Team Go Fast per la parte tecnica-organizzativa. Le durata e la lunghezza del percorso, misurata nel numero di giri da effettuare su un anello di 6 chilometri, è stato preparato sulla basse delle capacità dell’atleta e sul grado di invalidità. Più è alto e meno sono i giri.
A medaglia sono andati in cinque, di fatto la metà dei tesserati della nostra regione presenti in rappresentanza di 6 società: Ciclo Team Laerte di Laterza, Ciclo Club Spongano, Calcagni Sport di Guagnano, Oroverde Bitonto, Gaetano Cavallaro di Bisceglie e la scuola di ciclismo Franco Ballerini di Bari. Peccato non avere vinto un oro, un motivo in più per puntarvi prossima occasione, ma a compensarne la mancanza un ottimo bottino di argenti, a cui si aggiunge un bronzo. Il secondo metallo più prezioso è andato a Leonardo Melle della Ciclo Team Laerte, a Marco Pagliano del Ciclo Club Spongano e a Geremia Perrotto della Calcagni Sport di Guagnano. I primi due ne hanno vinti due, uno per competizione su strada come nella crono, mentre sul gradino più basso del podio nella gara di linea (strada) è salito Stefano Saccomanni sempre dalla Ciclo Team Laerte, che ha sfiorato la doppietta perché è giunto quarto nella crono. Il bottino complessivo è molto soddisfacente e conferma ancora una volta il valore del movimento paraciclistico pugliese.
Sulla prestazione sul percorso si sofferma Melle: «Abbiamo preso parte a un percorso molto particolare. Pur pianeggiante – afferma la medaglia d’argento originaria di Manduria e componente della squadra paralimpica per cinque anni – in realtà non era per niente semplice. Anzi era molto tecnico e impegnativo. C’erano delle curve a gomito ed era necessario state attenti e concentrati. Perfetta l’organizzazione e sotto questo aspetto il commissario tecnico Addesi non si è smentito, perché è stato attento ai particolari».
Il 12 maggio si tornerà a correre per le strade di Monfalcone, in provincia di Gorizia, in occasione della seconda tappa, “Trofeo Città di Monfalcone” del 14° giro d’Italia Handbike dalla lunghezza di un giro per una durata di un’ora circa. In Friuli sarà un’altra battaglia, perché Melle in particolare, dovrà difendere la maglia rosa.