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Bari, il bilancio del Comune: meno debito e più entrate dalla lotta all’evasione

È stato presentato ieri mattina, durante la conferenza cittadina, il Rendiconto di gestione 2023, che attesta i risultati di bilancio dell’ultimo anno del Comune di Bari. Il direttore della ripartizione Servizi finanziari Giuseppe Ninni ha illustrato gli elementi più rilevanti del documento finanziario secondo alcuni parametri di efficienza: miglioramento del risultato di amministrazione, riscossione dei…

È stato presentato ieri mattina, durante la conferenza cittadina, il Rendiconto di gestione 2023, che attesta i risultati di bilancio dell’ultimo anno del Comune di Bari. Il direttore della ripartizione Servizi finanziari Giuseppe Ninni ha illustrato gli elementi più rilevanti del documento finanziario secondo alcuni parametri di efficienza: miglioramento del risultato di amministrazione, riscossione dei residui attivi, aumento degli investimenti sul territorio, abbattimento dello stock di debito, recupero evasione, concorso agli obiettivi di finanza pubblica, rispetto dei parametri di deficitarietà strutturale, rispetto dell’indicatore annuale di tempestività dei pagamenti e riduzione del debito complessivo da transazioni commerciali.

In sintesi, nello schema di Rendiconto di gestione 2023, che sarà a breve approvato dalla giunta comunale, si riportano alcune riflessioni di carattere generale che hanno influenzato la gestione finanziaria 2023, caratterizzata ancora da importanti ripercussioni negative sull’intero tessuto sociale e in particolare sull’economia insediata, a causa dei perduranti effetti della guerra in Ucraina. Lo stabile incremento dei costi energetici e il conseguente aumento dei prezzi degli appalti di forniture, servizi e lavori, ha continuato a pesare sulla finanza comunale, così come l’inflazione e la conseguente riduzione del potere d’acquisto ha inciso su famiglie e imprese anche in termini di capacità a fronteggiare tempestivamente gli obblighi tributari locali. Ciononostante, la programmazione finanziaria e la politica tariffaria 2023 decisa dal Comune di Bari ha consentito di assicurare supporto alla collettività amministrata e un virtuoso equilibrio tra prelievi di entrate ed erogazione di servizi.

La tassa di soggiorno

L’esercizio finanziario 2023 segna l’introduzione dell’imposta di soggiorno. Il gettito atteso a partire dal 2024 consentirà la realizzazione di ulteriori interventi in materia di turismo, nonché interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali, nonché dei relativi servizi pubblici locali.

La disponibilità di cassa

La disponibilità di cassa si attesta nella misura di oltre 298 milioni di euro e, pur segnando un decremento del 13% rispetto al 2022 (343 milioni), continua a registrare un incremento del 10% rispetto al 2021 (270 milioni), del 27% rispetto al 2020 (234 milioni) e del 36% rispetto al 2019 (219 milioni). In definitiva, nel quinquennio 2019/2023, nonostante l’importante volume di investimenti realizzati e in corso di realizzazione, e nonostante i pagamenti anticipati dall’Ente per gli investimenti a valere su trasferimenti a specifica destinazione, la liquidità del Comune di Bari è aumentata di oltre 79 milioni di euro.

Il risultato di amministrazione

Il risultato di amministrazione complessivo 2023, prima della sua scomposizione nella parte accantonata/ vincolata/destinata, risulta pari a 527 milioni di euro e registra un incremento (+7%) rispetto all’analogo risultato rilevato al termine del 2022 (493 milioni).

Residui e riscossioni

La consistenza complessiva dei residui attivi finali 2023 (crediti dell’Ente) mostra un andamento equilibrato. Per i residui attivi relativi a crediti di natura tributaria, si registra un incremento rispetto a quelli finali 2022. La maggior parte è ascritta ai crediti Tari. L’andamento delle riscossioni 2023 da entrate tributarie in conto competenza e conto residui, pari a 234 milioni di euro euro, è in aumento, seppur leggero, rispetto al 2022 (+2%). Per i residui attivi relativi a crediti di natura extratributaria (proventi da servizi, da canoni, da sanzioni al codice della strada, ecc.), la consistenza finale registra un incremento rispetto al 2022 pari a circa 118 milioni di euro euro. Dalla lotta all’evasione 2023 accertati crediti per un importo pari a circa 19 milioni, comprensivi di sanzioni e interessi, con un buon andamento delle riscossioni registrate entro il termine dell’esercizio 2023 e nei primi mesi del 2024. Con riferimento alle spese d’investimento, al termine dell’esercizio finanziario 2023, gli impegni registrati al Titolo II spese in conto capitale ammontano a 118 milioni di euro, con un notevole incremento rispetto al 2022. Tali spese, sommate a quelle già avviate entro il 2023 pari a 103 milioni di euro, forniscono la misura complessiva dei cantieri aperti in tutta la città al 31 dicembre 2023 per un totale di 221 milioni di euro. A questi, poi, devono aggiungersi gli investimenti finanziati dal Pnrr e altre misure statali ed europee, per i quali il Comune di Bari risulta ammesso a finanziamento.

Il debito

Nonostante la costante crescita del valore degli investimenti, continua a ridursi il debito di finanziamento dell’Ente, con una contenuta incidenza sui Bilanci in termini di quote annuali di rimborso capitale e interessi passivi, tra le più basse in Italia. Sul fronte dei pagamenti, si evidenzia che durante l’esercizio finanziario 2023 risultano emessi ordinativi di pagamento per complessivi 565 milioni di euro (+32% rispetto al 2022), dei quali 355 milioni circa per spese correnti (di funzionamento) ed 117 milioni circa per spese in conto capitale (investimenti/OOPP). Per quelli afferenti alle transazioni commerciali, rispetto al termini di 30 giorni, l’indicatore di tempestività dei pagamenti registra per l’anno 2022 un valore medio di -16,66 (quindi positivo).

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