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Comunali a Bari, riparte il toto-nomi nel centrosinistra. E Carofiglio si defila: «Punto al papato»

Con l’annullamento delle primarie, che si sarebbero dovute tenere ieri per scegliere il candidato sindaco tra Michele Laforgia e Vito Leccese, il centrosinistra barese pare ripiombato a novembre, quando il penalista era già stato candidato dalla Convenzione ma il resto della coalizione si rimboccava le maniche per trovare un candidato ritenuto più “unitario”. In queste…

Con l’annullamento delle primarie, che si sarebbero dovute tenere ieri per scegliere il candidato sindaco tra Michele Laforgia e Vito Leccese, il centrosinistra barese pare ripiombato a novembre, quando il penalista era già stato candidato dalla Convenzione ma il resto della coalizione si rimboccava le maniche per trovare un candidato ritenuto più “unitario”. In queste ore concitate, si alternano nomi, alcuni nuovi altri già allora presentati sul tavolo di centrosinistra, funzionali a superare l’impasse in cui si è finiti, per l’ennesima volta.

Tra questi, c’è quello del magistrato, scrittore, e già senatore, Gianrico Carofiglio. L’ipotesi, la prima affiorata dopo la cancellazione dei gazebo, è però subito scartata dal giudice, che la liquida con la sua tipica verve ironica: «In verità aspiro al papato». Un modo per dire di essere estraneo alle ambizioni di sedere sulla poltrona più alta del Palazzo di Città, ma che restituisce anche la cifra di quanta confusione ci sia sotto il cielo dei progressisti, in questo momento. Fonti del Partito democratico, tra l’altro, confermano di non aver interpellato ancora alcun terzo nome, anche se c’è chi parla di riproporre la ex magistrata Annamaria Tosto, presidente di Apulia Film Commission. Certamente un nome autorevole, se non fosse che già il movimento “Con” ne aveva sondato le possibilità per poi convergere su Leccese.

Dai nomi emersi appare chiaro l’identikit del federatore, atteso che ci riesca a federe il campo largo, di cui si è alla ricerca. Si tratta di uomini e donne legati all’amministrazione giudiziaria, dato anche le bufere che si stanno abbattendo sulla città capoluogo, ma anche personalità a cavallo tra le due metà del campo, quella di Leccese e di Laforgia.

La naturale evoluzione della vicenda, allo stato attuale, è la spaccatura definitiva. Il rischio che il centrosinistra arrivi con due candidati alle elezioni programmate l’8 e il 9 giugno (salvo che, sulla base delle istanze prodotte dai tre commissari al lavoro sulla scorta dell’inchiesta Codice Interno, il ministero dell’Interno non decida il commissariamento), è più concreto che mai. Al punto che il segretario cittadino del Pd barese, Gianfranco Todaro, inizierà da oggi ad occuparsi della stesura delle liste a sostegno di Leccese.

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