Quali sono i rischi che corre il nostro paese? E quali speranze di un futuro degno di essere vissuto si aprono in un’epoca segnata da conflitti e trasformazioni politiche? Interrogativi a cui proverà a trovare risposta lo scrittore Nicola Lagioia con il secondo ospite della rassegna da lui curata al Teatro Kismet di Bari: Tomaso Montanari.
Domani sera alle 20 prosegue “Un paese senza”, rassegna che si pone l’obiettivo di indagare l’Italia del 2024, un «paese inquieto – racconta il vincitore del Premio Strega – in un continente inquieto, dentro un mondo ancora più turbolento e in apparenza fuori controllo. Guerre, ingiustizie, squilibri economici, democrazie mutanti, enormi cambiamenti sociali. Siamo sulle soglie di un baratro, o ci stiamo solo trasformando in qualcosa di completamente nuovo?».
Tomaso Montanari, storico dell’arte, saggista e rettore dell’Università per stranieri di Siena, è il protagonista del dibattito intitolato Civiltà o barbarie. Una figura che ha legato i suoi studi e le sue riflessioni sull’arte ai temi degli spazi pubblici come luoghi di democrazia e dei beni comuni. Intervenendo anche – a partire dal meglio del pensiero cristiano e progressista italiano – sulle vicende politiche italiane degli ultimi anni, in modo schietto, a volte polemico, sempre a difesa dei principi costituzionali. All’incontro seguirà firmacopie con l’autore.
Per tutti gli appuntamenti della rassegna “Un paese senza” sarà presente nel foyer lo stand dell’associazione culturale Un panda sulla luna, che gestisce anche una libreria a Terlizzi: uno spazio dove gli spettatori potranno acquistare e ricevere consigli sul prossimo libro da leggere. La rassegna, che ha visto ospite anche Chiara Valerio, si conclude il 2 maggio con Chiara Tagliaferri.