È un Lecce davvero bello quello visto contro la Roma nel giorno di Pasquetta. Uno zero a zero innaturale quando il dato dice 27 tiri contro 10 in favore dei salentini. Solo la bravura dei due portieri ha consentito al risultato di rimanere intatto.
Una gara giocata a viso aperto. Gotti aveva dichiarato in fase di presentazione che la chiave del match aveva due nomi: intensità e coraggio. Si può dire che la missione sia stata compiuta, perché si è visto un Lecce con grande personalità.
Un Lecce che, addirittura, è rammaricato per il risultato finale che sta stretto. Compatto e attento in fase difensiva con Pongracic autore di un match perfetto in marcatura su un avversario temibile come Lukaku, ordinato e propositivo a centrocampo con la coppia che ormai è una certezza Blin-Ramadani, spina nel fianco degli avversari sulle fasce con la velocità e la precisione di Gallo, sottolineato anche da Gotti in sala stampa, e pericoloso con le due punte che, ora possiamo dirlo, possono coesistere. Sia in fase di possesso quando il modulo è 4-2-3-1, sia in fase di difesa quando si trasforma in un 4-4-2.
È vero che contro la Roma il Lecce ha più offeso che tenuto. A voler essere pignoli, però, al di là della mancata vittoria, se vogliamo trovare dei difetti a questo Lecce, questi vanno cercati nel leggero egoismo sotto porta e in alcuni errori davvero clamorosi. Gotti, in sala stampa, ci ha tenuto, in entrambi i casi, a difendere i suoi: «Sono aspetti che non puoi allenare» ha detto parlando degli errori sotto porta. Forse, se la palla capitata a Dorgu, fosse capitata a un attaccante più freddo la soluzione sarebbe stata diversa. Ma la storia non si fa con i “se”.
Del resto lo stesso danese, contro la Fiorentina, aveva dimostrato di essere pronto all’appuntamento col gol. Quanto all’egoismo di Piccoli in più di un’occasione, ci ha pensato Ramadani, sempre in sala stampa, a stemperare la tensione. Qualcuno gli ha chiesto cosa avesse detto all’attaccante quando, a un certo punto, è andato a prenderlo per farlo rialzare in mezzo all’area di rigore. E lui ha risposto sicuro che c’erano tre compagni liberi. Ma subito dopo si sono chiesti scusa e chiariti. «Soprattutto perché Piccoli è un bravo ragazzo che si allena tanto e bene». Forse ha pagato la sua voglia di fare gol.
Il Lecce, che ha ripreso la preparazione ieri pomeriggio nella struttura dell’Acaya Golf Resort & SPA, ha una settimana corta per lavorare in vista della trasferta contro il Milan. Dal match di lunedì, tuttavia, arrivano buone notizie e tanto morale. Il Milan, impegnato nella lotta per il secondo posto, è la seconda big consecutiva che affronta il Lecce in questo momento delicato della stagione. Dalla prima è riuscita a uscire indenne se pensiamo che, in una giornata di scontri diretti, tutte le squadre si sono mosse di un punticino, tranne l’Empoli, ma quello del Lecce è un punto pesantissimo. Resta invariata la situazione in zona retrocessione.