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Regionali in Basilicata: è guerra di sondaggi. Azione l’ago della bilancia

Una cosa è certa: Azione e l’ex governatore Marcello Pittella saranno l’ago della bilancia delle prossime elezioni regionali in Basilicata. Itanto, in attesa del 21 e 22 aprile, tra gli schieramenti è guerra a colpi di sondaggi: un’indagine realizzata da Noto per Forza Italia dà il governatore uscente Vito Bardi avanti di undici punti rispetto…

Una cosa è certa: Azione e l’ex governatore Marcello Pittella saranno l’ago della bilancia delle prossime elezioni regionali in Basilicata. Itanto, in attesa del 21 e 22 aprile, tra gli schieramenti è guerra a colpi di sondaggi: un’indagine realizzata da Noto per Forza Italia dà il governatore uscente Vito Bardi avanti di undici punti rispetto allo sfidante di centrosinistra Piero Marrese; una rilevazione condotta da Winpoll per il Partito democratico, invece, fotografa un distacco di sole cinque lunghezze che, di conseguenza autorizzerebbe il candidato del campo largo a sperare nella rimonta.

Partiamo, dunque, dal sondaggio più recente. Secondo Winpoll, Bardi sarebbe al 51,5% con Marrese al 46,4 ed Eustachio Follia di Volt di poco sopra il 2. Il primo partito sarebbe Fratelli d’Italia col 18,7%, seguito dal Pd che rischierebbe di essere sorpassato dal Movimento Cinque Stelle: i dem si attesterebbero al 16,3% con i grillini indietro di soli quattro decimi di punto, cioè al 15,9. Bene Forza Italia che con l’11,6% si confermerebbe seconda forza del centrodestra, mentre la Lega, che in Basilicata pretendeva di esprimere il candidato presidente, non arriverebbe nemmeno al 6. Che cosa rivela questo sondaggio? Innanzitutto, la partita tra Bardi e Marrese sarebbe più che aperta, visto che il distacco tra i due sarebbe di soli cinque punti di consenso. Il dato rappresenta un’iniezione di fiducia per il sindaco di Montalbano Jonico nonché presidente della Provincia di Matera che, di qui al 21-22 aprile, può sperare di “rosicchiare” voti al governatore uscente. Sempre sondaggio alla mano, si comprende quanto sia determinante il consenso di Azione, partito che in Basilicata fa capo all’ex governatore Marcello Pittella e che stavolta ha deciso di appoggiare il candidato non di centrosinistra ma di centrodestra: Winpoll gli attribuisce un 6% che, se fosse stato associato alla coalizione di centrosinistra nella quale i calendiano sono sempre stati acquartierati, avrebbe consentito a Marrese di partire addirittura in pole position. Stesse percentuali di Azione per Basilicata Casa Comune, la civica del re delle coop Angelo Chiorazzo.

Disegna un diverso scenario, invece, il sondaggio commissionato da Forza Italia a Noto. Bardi, esponente proprio dei berlusconiani, sarebbe al 55% e distanzierebbe Marrese di ben undici lunghezze. Staccatissimo Follia, il candidato del partito ambientalista e paneuropeo Volt, che non andrebbe oltre il punto percentuale di consenso. Poco incoraggiante la previsione sull’affluenza alle urne: secondo Noto ai seggi si presenterà non più del 50, nella peggiore delle ipotesi, e del 54% degli aventi diritto, nella migliore. In altre parole, con questo livello di astensione e di profondo disamore verso la politica, chiunque dovesse essere eletto finirebbe per essere un “governatore di minoranza”: un dato che imporrebbe una seria riflessione a tutte le forze politiche in campo.

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