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Bari, intitolato un giardino ad Aylan Kurdi: «Omaggio alle vittime innocenti della violenza e dell’odio»

«Rendere un riconoscimento a un bambino in fuga da un Paese martoriato dalla guerra vuole essere non solo un omaggio a tutte le vittime innocenti della violenza e dell'odio, ma anche un gesto di speranza in un futuro migliore: per questo abbiamo dato seguito alla richiesta degli alunni della scuola Carrante, che in una lettera…

«Rendere un riconoscimento a un bambino in fuga da un Paese martoriato dalla guerra vuole essere non solo un omaggio a tutte le vittime innocenti della violenza e dell’odio, ma anche un gesto di speranza in un futuro migliore: per questo abbiamo dato seguito alla richiesta degli alunni della scuola Carrante, che in una lettera toccante ci hanno scritto che Aylan Kurdi, il suo corpo senza vita sulla sabbia di Bodrun, resta per loro il simbolo di tutti i bambini che in tutto il mondo sono ancora costretti a fuggire dalla guerra alla ricerca di un futuro migliore». Lo ha detto il sindaco di Bari e presidente Anci, Antonio Decaro, partecipando, in occasione della Giornata mondiale del Rifugiato, alla cerimonia di intitolazione del giardino antistante la scuola primaria Carrante nel quartiere Poggiofranco ad Aylan Kurdi, il bambino siriano morto nel 2015 sulle coste turche, a seguito del naufragio dell’imbarcazione sulla quale insieme alla propria famiglia tentava di raggiungere l’Europa.

«Bari ha una tradizionale storia di accoglienza – ha aggiunto Decaro – ma questo non deve essere per noi un alibi per sentirci assolti oggi di fronte a tanta gente che ancora è costretta a lasciare il proprio paese mettendo, come in questi caso anche a rischio la vita dei propri figli e delle proprie famiglie. Grazie ancora una volta alle scuole che con i nostri bambini fanno un lavoro preziosissimo sul piano dell’offerta formativa ma anche sull’educazione alla cittadinanza affrontando temi come quello delle migrazioni che sono parte delle nostre vite. E il fatto – ha concluso il sindaco – che loro ci abbiano chiesto questa targa è il senso che la scuola sta facendo una grande lavoro».

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