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Pasqua e pasquetta al top per gli agriturismi lucani

Per la ristorazione di Pasqua e Pasquetta si prospetta un buon numero di prenotazioni negli agriturismi associati a Turismo Verde-Cia Agricoltori (all’80% già pieni) che sono così pronti all’inizio della stagione turistica in vista delle festività e dei ponti primaverili.L’attività agrituristica lucana si presenta con buoni numeri: nel 2022 (ultima indagine Istat) ci sono 211…

Per la ristorazione di Pasqua e Pasquetta si prospetta un buon numero di prenotazioni negli agriturismi associati a Turismo Verde-Cia Agricoltori (all’80% già pieni) che sono così pronti all’inizio della stagione turistica in vista delle festività e dei ponti primaverili.
L’attività agrituristica lucana si presenta con buoni numeri: nel 2022 (ultima indagine Istat) ci sono 211 strutture con otto cessazioni e cinque nuove attivazioni; le imprenditrici lucane sono al top con un’ incidenza vicina al 50 per cento. L’ampliamento dell’offerta economica – con l’integrazione tra i tradizionali servizi di ristorazione, alloggio e degustazione con altre attività, alcune delle quali di notevole rilevanza sotto il profilo sociale, come le fattorie didattiche, o culturale paesaggistico (escursioni, trekking, ecc.) – è uno degli aspetti più significativi della “metamorfosi” in atto nel settore.

Tra gli indicatori raccolti la conferma del turismo verde e di una offerta green tra le principali scelte di destinazione, oltre allo sviluppo dello stesso settore outdoor con presenze e indotto per il territorio e l’entroterra in grado di intercettare i flussi turistici. Le aziende agrituristiche punteranno sempre di più sull’agroalimentare a Km 0, itinerari del gusto e percorsi enoturistici, un mix tra natura, divertimento, sport e specialità enogastronomiche. Per Cia appare inoltre utile predisporre uno specifico progetto riguardante il “Marchio unico dell’agroalimentare lucano di qualità” quale brand “ombrello” riassuntivo delle produzioni agricole ed enogastronomiche a loro volta correlate alle eccellenze storico-ambientali.

«Pasqua anticipata quest’anno ma le previsioni sono buone per quanto riguarda i ponti primaverili ci attendiamo arrivi last-minute – fanno sapere dalle sedi Cia di Potenza e Matera – Altro dato da non sottovalutare è quello che nonostante le difficoltà gestionali e i costi per le strutture, i prezzi resteranno invariati, tra i 35 e i 60 euro».
Altra potenziale carta vincente il processo di integrazione con i mercati contadini e le vendite dirette dei prodotti locali, in quanto la spesa in frantoi, cantine, aziende e negli stessi agriturismi è in crescita a livello nazionale e può rappresentare un medesimo valore aggiunto per l’appeal ricettivo delle strutture.

Per Cia l’agriturismo continuerà a rappresentare una grande opportunità, per quanto riguarda la diversificazione del reddito e delle opportunità di sviluppo per le aree rurali ed in particolare per quelle più svantaggiate. «Per questo da Bruxelles servono politiche, strumenti e risorse che consentano davvero di mettere a terra interventi concreti e mirati a valorizzare il ruolo chiave degli agriturismi in ambito sociale, ambientale ed economico, in particolare nelle zone rurali del Paese».

Gli operatori hanno grandi aspettative nel Bando SRD03 – Investimenti nelle aziende agricole per la diversificazione in attività non agricole” – Agriturismo – con una dotazione finanziaria di 12 milioni di euro. L’obiettivo da perseguire è di sostenere gli investimenti delle aziende agricole in attività extra-agricole, migliorare l’attrattività delle aree rurali e contrastare la tendenza allo spopolamento. Si finanzieranno gli investimenti tesi a: migliorare l’orientamento al mercato e aumentare la competitività dell’azienda agricola nel breve e nel lungo periodo, anche attraverso una maggiore attenzione alla ricerca, alla tecnologia e alla digitalizzazione; promuovere l’occupazione, la crescita, la parità di genere, inclusa la partecipazione delle donne all’agricoltura, l’inclusione sociale e lo sviluppo locale nelle zone rurali, comprese la bioeconomia circolare e la silvicoltura sostenibile.

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