«Coesione, unità e grande voglia di vincere». Luigi De Laurentiis proietta così il suo Bari verso il rush finale del campionato di serie B. Il tentativo è di provare ad infondere fiducia e positività nel momento più difficile della sua gestione nel capoluogo pugliese. Il presidente del club biancorosso è tornato a parlare ieri, attraverso un’intervista concessa a Radio Bari, l’emittente ufficiale della società di calcio pugliese.
Il punto sulla crisi
L’amministratore unico della SSC Bari non ha nascosto la sua preoccupazione per la classifica sempre più da allarme rosso, che vede Di Cesare e compagni ormai coinvolti nella lotta salvezza. Un obiettivo ben diverso dal target minimo dei playoff, fissato prima che si avviassero i motori della stagione. «Se sono preoccupato? Il mio stato d’animo è simile a quello dei tifosi. In questo momento bisogna restare concentrati. L’importante ora è trovare la compattezza». De Laurentiis sposa la linea di mister Iachini, evidenziando i piccoli progressi mostrati dalla squadra biancorossa nelle ultime partite. Step «di crescita», che però non hanno portato alcun beneficio in termini di risultati, considerando il bottino scarnissimo di un solo punto raccolto nelle ultime 5 partite.
«Contro la Sampdoria abbiamo visto il Bari lottare ed essere molto sfortunato. Abbiamo visto un bellissimo gioco. La squadra sta crescendo. Stiamo vivendo un’annata molto difficile».
Il massimo dirigente del Bari ha stigmatizzato ancora una volta la mannaia degli infortuni, ponendo l’accento sugli ultimi due incidenti che hanno colpito Kallon (stagione finita per la rottura del legamento crociato) e Matino (alle prese con un problema muscolare all’adduttore). «Bisogna farsi il segno della croce. Gli infortuni quest’anno ci hanno tolto troppi punti e troppi giocatori importanti. Detto questo per fortuna l’impegno e la voglia di vincere fanno ben sperare». De Laurentiis crede nei benefici prodotti dalla sosta, che ha permesso per la prima volta a Beppe Iachini di poter lavorare a pieno regime. «Il mister è una persona che non si ferma un secondo, sin dalle 6:30 del mattino, quando arriva in ufficio per studiare tutte le soluzioni tattiche, fino a sera, quando ci confrontiamo. È infaticabile. Così come i ragazzi, che hanno fatto super allenamenti».
Le frizioni con la piazza
De Laurentiis sul tema continua a far prevalere la diplomazia, cercando di minimizzare la sofferenza personale dettata dalle aspre contestazioni che da mesi lo riguardano. «Il rapporto con piazza e tifosi è fisiologico, appartiene alla natura umana. Il calcio genera incredibile entusiasmo o enorme negatività, è uno sport dai sentimenti sbilanciati, con poca memoria. Noi l’impegno lo continueremo a mettere sempre». Il presidente del Bari, probabilmente anche per provare a giustificare le difficoltà di un’annata finora disastrosa sul piano sportivo, nonostante investimenti incrementati sul piano del budget complessivo, ha rimarcato il livello di competitività del torneo cadetto. «Tra le prime otto della classifica ci sono squadre che hanno investito più di alcuni club di Serie A. Questo deve far riflettere su quanto competitivo possa essere questo campionato. L’importante è restare concentrati. Quello che chiedo sempre è di sostenere la squadra, perché i giocatori ne risentono. È importante stargli vicino e dargli supporto a priori. Perché la B è un campionato di grandissime prestazioni. Anche essere in B è un oggetto di vanto, perché non è una categoria facile».
La bufera mediatica
Proprio quest’ultimo passaggio (concetto da sempre indigesto alla piazza) ha sollevato un vespaio di polemiche. Sui social e sui forum biancorossi è montata in poche ore la rabbia dei tifosi. In tanti hanno interpretato le parole del presidente De Laurentiis come una sorta di bandiera bianca. Un emblema di colore opposto rispetto alle ambizioni di chi a gran voce invoca, proprio per mezzo delle contestazioni, la costruzione di «un grande Bari». Si tratta solo dell’ennesimo capitolo che segna la netta divaricazione tra la voglia della piazza di poter sognare in grande e la realtà che oggi coincide “drammaticamente” con una squadra in lotta per non perdere la Serie B.
La solidarietà a Decaro
Nel porgere gli auguri di buona Pasqua a città e tifosi, De Laurentiis ha rivolto un pensiero anche al sindaco di Bari: «Gli faccio gli auguri. È un grandissimo cittadino, gli sono vicino, perché è un uomo che stimo tantissimo, magari i politici fossero tutti come lui». Parole di vicinanza riferite alle recenti polemiche politiche innescate dalla nomina della commissione di accesso al Comune di Bari da parte del Ministero dell’Interno.