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Lecce parla il capitano Blin: «Finale di stagione difficile ma siamo certi dei nostri mezzi»

Il capitano del Lecce Alexis Blin ha parlato ai microfoni di Dazn, del momento della squadra e suo personale. Innanzitutto si è toccato l’aspetto lavorativo e Blin è abbastanza certo: «Il Lecce si sta allenando bene, sta spingendo tanto». Con il nuovo mister Gotti si lavora da giorni sull’aspetto fisico, poi si inizierà a ragionare…

Il capitano del Lecce Alexis Blin ha parlato ai microfoni di Dazn, del momento della squadra e suo personale. Innanzitutto si è toccato l’aspetto lavorativo e Blin è abbastanza certo: «Il Lecce si sta allenando bene, sta spingendo tanto». Con il nuovo mister Gotti si lavora da giorni sull’aspetto fisico, poi si inizierà a ragionare sulla tattica. Da non sottovalutare l’aspetto psicologico, dal momento che Gotti ha chiesto subito ai giocatori di rimanere sereni. «Il vantaggio di un punto sulle squadre in lotta era importante da gestire e noi ci abbiamo messo del nostro. I tre punti a Salerno ci danno morale, e la possibilità di continuare a impegnarci».

Quando è arrivato Gotti ha notato la squadra carica. E così era. «Il gruppo non si è mai abbattuto, col Verona si è perso uno scontro diretto ed eravamo un po’ tristi, ma ci siamo rialzati subito con la voglia di andare a Salerno e trovare punti». Il campionato era iniziato benissimo ma poi inevitabilmente è arrivato un momento complicato, questo perché è molto difficile, le squadre dietro corrono e arrivano velocemente quando non vinci e sfruttano le occasioni. Il gruppo è giovane, ha bisogno di serenità. L’ambiente è giusto. Il capitano del Lecce ha toccato aspetti più intimi. «Per me il calcio è tutto – ammette Blin – faccio molta attenzione, prima lo affrontavo con maggiore pressione, ora in maniera più equilibrata, anche perché è una gioia. Vivendolo così va molto meglio». Si vede la mano, dunque, del mental coach, figura sempre più presente nel mondo dello sport, ma non solo. Anche tanto lavoro sul campo mirato all’aspetto mentale, e un po’ di meditazione.

Il calcio, dunque, ma non solo. «La mia famiglia è altrettanto importante per me. Mi fa stare tranquillo e mi aiuta a rendere al meglio. Tornare a casa dai miei affetti è molto importante. Mangio bene, riposo e tutto questo è fondamentale per un buon professionista. Mia figlia è nata a Lecce e questo posto resterà per sempre nella mia vita come qualcosa di speciale».

A Lecce Blin ha conquistato due traguardi importanti che hanno rappresentato per lui grande gioia: la promozione e la salvezza. Ha dichiarato di avere impressa nella mente quest’ultima «perché è stata un’impresa unica, dove restando uniti abbiamo ottenuto un gran risultato per tutto il pubblico».

Non sono mancati i momenti musicali. Per Blin, l’inno del Lecce rappresenta un momento di carica unica, e molto spesso si lascia andare a canticchiarlo. Quando è nel tunnel d’ingresso al “Via del Mare”, «sentire quella musica ci dà la carica giusta per entrare in campo».

Uno sguardo al passato e ai due mister con cui ha lavorato. «Ho avuto un ottimo rapporto sia con Baroni, con cui abbiamo vissuto due stagioni incredibili, che con D’Aversa, e li reputo due grandi allenatori. Baroni ha delle grandi idee e i risultati sul campo gli danno ragione».

Infine, uno sguardo al futuro. «Il calendario è complicato se guardiamo alle prossime due gare, Roma e Milan, ma dobbiamo essere certi dei nostri mezzi e con lo spirito giusto possiamo fare grandi cose».

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