Via libera all’abbattimento dei sei alberi di mandorlo positivi al nuovo ceppo di Xylella fastidiosa fastidiosa. La nuova variante scoperta nelle campagne di Triggiano che l’osservatorio fitosanitario regionale sta passando al setaccio da diverse settimane. Domani l’assessore all’agricoltura Donato Pentassuglia ha convocato le associazioni agricole per illustrare il nuovo piano anti-Xylella e i risultati dei controlli effettuati in questa fase.
Secondo indiscrezioni ci sarebbero altre piante colpite dal nuovo batterio killer anche se si attende la controprova degli esami di laboratorio. Il tutto mentre proprio nei giorni scorsi è stata aggiornata la zona di contenimento per contenere l’avanzata della pandemia con una ricerca mirata delle piante infette onde garantire abbattimenti veloci nell’area che interessa i comuni di Monopoli, Polignano a Mare, Castellana Grotte, Alberobello e parte di Putignano.
Si tratta in sostanza di una ridefinizione dell’area di contenimento messa a punto dagli esperti e dallo stesso Osservatorio fitosanitario pugliese che terrà conto dei risultati del monitoraggio attuato in queste aree del territorio pugliese, sottoposte da luglio 2022 a sorveglianza rafforzata di tutte le superfici investite da: olivo, mandorlo, ciliegio, macchia, bosco e verde urbano.
«Rivedere l’area di contenimento prevista dal piano d’azione consentirà di intervenire chirurgicamente per l’eradicazione delle piante colpite dalla Xylella fastidiosa che sia più efficace e veloce. Le misure di contenimento di cui agli articoli da 13 a 17 del Regolamento Ue 2020/1201 prevedono che venga abbattuto solo l’albero infetto e non le piante sane nel raggio di 50 metri dalla pianta infetta. La strategia di contenimento nei comuni identificati dall’Osservatorio fitosanitario è stato condivisa con il comitato scientifico dedicato all’emergenza Xylella, istituito ad hoc dal sottoscritto, e con le organizzazioni professionali», spiega l’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia. Una scelta che, aggiunge l’assessore «intende tutelare il paesaggio della nostra Regione senza dimenticare che tutti siamo chiamati ad una cura del territorio che passa dalle buone pratiche agronomiche come le arature, le trinciature e i trattamenti fitosanitari».