È un periodo apparentemente fermo per il calciomercato. Solo apparentemente, però, perché i movimenti che si registrano sono tanti, così come tante sono le variazioni del valore dei giocatori. In questi giorni, da segnalare un interessamento della Fiorentina su due giocatori del Lecce. Fonti viola, infatti, avrebbero indicato Oudin come possibile sostituto di Ikoné, qualora il francese dovesse partire. La duttilità tattica dell’altro francese, quello sponda leccese, farebbe gola, dal momento che può giocare sia a centrocampo, sia come esterno d’attacco. E ha dimostrato di rientrare in diversi moduli con due o tre punte, con tre o quattro centrocampisti. Quest’anno ha collezionato 23 presenze per 1401 minuti giocati, realizzando 3 gol e un assist.
Sempre la Fiorentina starebbe guardando il portiere del Lecce Falcone (29 presenze su 29 in questo campionato e sempre presente), su cui però c’è (da mesi) l’interessamento anche della Roma, non fosse altro che per la fede giallorossa professata dall’estremo difensore salentino. Sentimentalismi a parte, la squadra di Trigoria, nel periodo buio di Rui Patricio, si era fatta avanti con il Lecce per valutare il cartellino del giocatore, ma in questo momento sembra, con Svilar, aver trovato la quadra. La pista sembra sempre aperta, ma c’è da registrare l’inserimento nella trattativa da parte dei viola.
Un altro grande attenzionato del mercato è il difensore Dorgu che si è messo in luce prima con lo scudetto Primavera e poi con il gol partita realizzato contro la Fiorentina a febbraio, su cui ci sarebbero la Juventus e il Milan. Per il giocatore danese (23 presenze quest’anno e 924 minuti giocati), nel mercato invernale, si era mosso il Galatasaray, che aveva trovato le porte chiuse da parte della dirigenza leccese. Evidentemente l’offerta non è stata ritenuta congrua. Il giocatore è comunque sotto contratto fino al 2027, quindi non vi è alcuna urgenza e si può lavorare serenamente sul suo futuro.
Del resto i cartellini dei calciatori leccesi stanno vedendo delle modifiche importanti. Due esempi per tutti: due giocatori acquistati a 300 mila euro, Baschirotto e Gendrey, hanno visto le quotazioni aumentare a dismisura. Il laterale destro francese, uno dei più presenti con 28 presenze e 2384 minuti giocati, sarebbe arrivato a quota 4,5 milioni, mentre il centrale ex Ascoli, 28 presenza ma 100 minuti in più del suo compagno di reparto, addirittura a 7 milioni.
Di mercato ha parlato anche Piccoli, impiegato 28 volte quest’anno, ma non sempre come titolare, in una recente intervista affermando di trovarsi benissimo a Lecce, pur consapevole che il cartellino sia di proprietà atalantina. Quest’estate, insieme al procuratore partiranno le valutazioni su cosa fare.
Una grande attenzione, dunque, verso i gioielli leccesi, com’è normale che sia. Dopo la cessione di Hjulmand la strategia della società è quella di valutare attentamente le possibilità offerte dal mercato per piazzare senza svendere i propri calciatori e con il ricavato creare quel ricambio generazionale con il quale può restare nella massima serie, in maniera sostenibile, una società che non può affidarsi a sceicchi o a grandi finanziatori.