Sono circa 150 i volontari che, stamattina, si sono ritrovati sulla spiaggia di Pane e Pomodoro, a Bari, per ripulire il tratto del litorale da rifiuti e plastica: l’iniziativa è promossa da Plastic Free che oggi si è avvalsa dalle collaborazione di Seconda Chance, associazione del terzo settore che fa da ponte tra carceri e aziende per creare opportunità di reinserimento.
Volontari e detenuti hanno raccolto circa sei quintali di rifiuti.
«Per tanti detenuti si tratta della prima uscita, dopo diverso tempo, grazie a un permesso premio concesso dalla Magistratura di Sorveglianza – dichiara Flavia Filippi, fondatrice e presidente di “Seconda Chance” -. Ciò riempie ancor più di significato questa rinnovata partnership basata su valori come l’inclusione, la rieducazione, il rispetto della natura e della legalità. Grazie alla collaborazione con le carceri di Cagliari, Livorno, Secondigliano, Palmi, Locri, Laureana di Borrello, Bari, Ancona Montacuto e Ancona Barcaglione potremo raggiungere un risultato doppio, a beneficio dell’ambiente e del benessere dei detenuti».
L’iniziativa, aggiunge Lorenzo Zitignani, direttore generale di Plastic Free Onlus, «dimostra come per la salvaguardia del nostro territorio sia fondamentale il contributo concreto di tutti».
Armati di guanti, ramazze e desiderio di condivisione, i detenuti sono stati guidati dai volontari nelle operazioni di pulizia ambientale «affinché si possano ripulire le spiagge di sei splendide località dai rifiuti che i nostri mari ci restituiscono», conclude.
Le pulizie ambientali, momento anche di inclusione sociale, sono state aperte a tutti i cittadini.
Oltre che a Bari, l’iniziativa si è tenuta anche sulla spiaggia di Portonovo ad Ancona, nella piazzetta Fernando Pilia a Cagliari, nell’Oasi dei Variconi a Castel Volturno in provincia di Caserta, sul piazzale dei 3 Ponti a Livorno e al villaggio La Quiete-Angolo verde a Palmi in provincia di Reggio Calabria.