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Paul Auster: “Negli Usa rischio di una guerra civile, ho paura”

(Adnkronos) - "Io ho davvero paura, in questo momento, per il mio paese, perché ci troviamo sull'orlo di una rottura, sia dal punto di vista pratico che dal punto di vista legale. E temo che ci possa essere, addirittura, l'incipit di una guerra civile, negli anni a venire". E' l'allarme lanciato Paul Auster, uno dei…

(Adnkronos) – “Io ho davvero paura, in questo momento, per il mio paese, perché ci troviamo sull’orlo di una rottura, sia dal punto di vista pratico che dal punto di vista legale. E temo che ci possa essere, addirittura, l’incipit di una guerra civile, negli anni a venire”. E’ l’allarme lanciato Paul Auster, uno dei più grandi scrittori della letteratura americana, intervenuto al Taobuk Festival di Taormina, alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella. Intervistato dalla giornalista Adnkronos Elvira Terranova, che gli ha chiesto quale fosse il ruolo della letteratura in un periodo così difficile come quello che stiamo vivendo, Paul Auster, protagonista della letteratura statunitense contemporanea, si è detto “preoccupato” e ha spiegato: “Gli Stati Uniti sono sempre stati un paese che ha dato voce e credito a grandissimi artisti, ma c’è sempre stata una situazione di tensione con la cultura, perché in America c’è anche un movimento profondamente anti intellettuali”.  

“Quindi, adesso, in questo momento di crisi, non solo nel mio paese, si sono create, in modo particolare, negli Usa due coalizioni che non si parlano più l’una con l’altra e da un certo punto di vista, la destra americana ha un po’ perso la testa e il controllo”, aggiunge Auster, con la traduzione di Paolo Maria Noseda. Poi, il saggista aggiunge: “Noi siamo qui a Taobuk per parlare di ‘Verità'”, il tema scelto quest’anno dal Festival della letteratura di Taormina ideato da Antonella Ferrara, “e parecchi di questi esponenti non parlano di verità, ma cercano di dare credito a delle fandonie abbastanza folli, perché questi personaggi non leggono libri, questi personaggi non pensano all’arte, non apprezzano l’arte figurativa”, spiega.  

“E noi, che ci occupiamo di arte, di fatto abbiamo poco da dire da questo punto di vista. Certo, gli artisti in un momento di crisi devono continuare a scrivere i loro libri, devono continuare a dipingere i loro quadri, a fare musica e fare le meravigliose sculture che abbiamo visto oggi”, cioè ‘La Farfalla dei Malavoglia’ di Emilio Isgrò inaugurata dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dallo stesso Auster, “ma in un momento di crisi anche l’artista diventa cittadino, anche l’artista deve mettere il proprio talento a servizio della verità, al servizio della giustizia e al servizio del bene comune. E ognuno deve fare la propria parte”.  

Poi lo scrittore Usa, che sabato sera ha ricevuto il Taobuk Award 2022 per la Letteratura. proseguendo il suo intervento dal palco di Piazza IX Aprile, ha aggiunto: “C’è oggi qui con me anche mia moglie Siri (Hustvedt ndr), anche lei è una scrittrice e con lei abbiamo creato un movimento di scrittori d’azione, proprio perché vogliamo occuparci non tanto dei grandi problemi del mondo quanto di spiegare ai cittadini quanto sia importante e necessario votare e fare votare perché è un dovere dei cittadini”.  

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