Ha una dotazione di 7 milioni di euro l’avviso pubblico dell’assessorato al Welfare “Impresa possibile” presentato stamattina in Regione Puglia.
L’obiettivo è quello di raccogliere e selezionare proposte progettuali per la realizzazione di interventi a sostegno delle imprese sociali per creare impatto sociale ed economico nella comunità di riferimento attraverso l’inclusione sociale e socio-lavorativa.
Possono presentare proposta progettuale micro, piccole e medie imprese sociali e gruppi informali di persone fisiche che assumono l’impegno a costituirsi come impresa sociale o cooperativa sociale.
Con l’obiettivo di promuovere l’inclusione delle persone svantaggiate, sono previsti specifici punteggi per la presenza nella compagine sociale di soggetti vulnerabili, tra cui: persone con disabilità, persone destinatarie di misure di contrasto alla povertà, persone detenute e donne vittime di violenza.
Le proposte progettuali devono riguardare una o più aree prioritarie di intervento previste dall’Avviso, che vanno dai servizi sociali innovativi al welfare culturale, dall’agricoltura sociale al turismo accessibile e inclusivo, dalla promozione dell’invecchiamento sano e attivo sino ad arrivare alla valorizzazione di beni pubblici e agli interventi di cittadinanza attiva.
Un ulteriore aspetto innovativo dell’Avviso è rappresentato dall’accompagnamento ad opera di Arti Puglia (Agenzia regionale per la Tecnologia e l’Innovazione) dei gruppi informali di cittadini e delle imprese sociali, al fine di promuovere la conoscenza dell’iniziativa e l’affermazione sul territorio regionale di una cultura imprenditoriale orientata a offrire sul mercato opportunità di lavoro connesse alla attivazione di servizi innovativi di interesse sociale.
L’avviso, spiega il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, «racconta molto bene la Puglia che abbiamo in mente: una Puglia che diventa sempre di più terra delle possibilità e che non intralcia, ma anzi sostiene le persone che decidono coraggiosamente di fare impresa sociale nel proprio territorio, coniugando la propria vocazione lavorativa con la voglia di generare un impatto positivo in termini economici, sociali e culturali».