La tratta ferroviaria Caserta-Foggia, chiusa dopo la frana del 12 marzo scorso tra Ariano Irpino e Montecalvo, sarà ripristinata entro la prima metà di aprile, forse già prima del 14. E, nel frattempo, il Governo e l’Enac monitoreranno il costo dei voli tra la Puglia, Roma e Milano per sanzionare eventuali pratiche commerciali scorrette. Ad annunciarlo è stato Matteo Salvini, vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, durante il question time in Parlamento.
Rispondendo a un’interrogazione presentata dal Partito democratico, Salvini ha fatto chiarezza sullo stato di avanzamento dei lavori avviati da Rfi dopo la frana che ha danneggiato uno dei pozzi di areazione della galleria Starza. La circostanza ha comportato lo stop per i treni dell’alta velocità e per gli intercity che collegano la dorsale adriatica a quella tirrenica, con conseguenti disagi per pendolari e vacanzieri soprattutto in vista di Pasqua.
Ad aggravare la situazione contribuiranno i lavori previsti nel tratto della linea adriatica compreso tra le stazioni di San Severo e San Vito Lanciano dall’8 al 19 aprile. Su questo fronte, Salvini ha assicurato che saranno evitate «sovrapposizioni» tra gli interventi di ripristino della galleria danneggiata dalla frana e quelli in programma sulla linea adriatica.
Altro tema affrontato dal ministro è stato quello delle speculazioni che, secondo le associazioni dei consumatori, sarebbero state messe in atto dalle compagnie aeree. Alcune di queste, infatti, avrebbero colto l’occasione offerta dal blocco dei treni tra Foggia e Caserta per aumentare le tariffe dei voli Roma-Bari, Milano-Bari, Roma-Brindisi e Milano-Brindisi. Ed è proprio per queste linee che il Ministero delle Infrastrutture ha disposto un attento monitoraggio. «Ho invitato la direzione competente del Ministero e l’Enac a monitorare i comportamenti delle compagnie aeree per verificare l’eventuale messa in atto di pratiche commerciali scorrette», ha garantito Salvini.
Durante il question time è intervenuta anche Susanna Camusso, senatrice del Pd: «Il servizio ferroviario nel nostro Paese è tutto spostato sul Nord, in parte sull’asse adriatico, ma non sul Mezzogiorno e questo comporta un tasso di minore possibilità di sviluppo. Invece di lanciarsi sui ponti, bisognerebbe rispolverare il progetto dell’alta velocità per Bari e mettere in funzione tratte ferroviarie adeguate in Sicilia».
