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Bitritto, 27enne morto in strada: chiesto il processo per il barista accusato dell’omicidio

Rischia il processo il 33enne Francesco Assunto, gestore del bar "Coffee time" di Bitritto, indagato per l'omicidio volontario con dolo eventuale del 27enne Giovanni Palazzotto. La Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio per il 33enne. L'udienza preliminare è fissata per il 4 aprile prossimo dinanzi al gup. I fatti risalgono al 20…
(foto dalla pagina Facebook "BIT - Live quotidiano online")

Rischia il processo il 33enne Francesco Assunto, gestore del bar “Coffee time” di Bitritto, indagato per l’omicidio volontario con dolo eventuale del 27enne Giovanni Palazzotto.

La Procura di Bari ha chiesto il rinvio a giudizio per il 33enne. L’udienza preliminare è fissata per il 4 aprile prossimo dinanzi al gup.

I fatti risalgono al 20 novembre 2022 e accaddero, all’alba, davanti al locale. Assunto, secondo l’accusa causò intenzionalmente la morte di Palazzotto bloccandolo a terra per circa 16 minuti, comprimendogli il torace con le ginocchia per impedirgli di entrare e danneggiare il suo bar.

Per questo era stato arrestato per omicidio volontario, ma scarcerato dopo pochi giorni dal gip che non aveva convalidato l’arresto.

Lo stesso giudice aveva ritenuto che l’indagato avesse agito per legittima difesa o, al massimo, per un eccesso colposo in legittima difesa.

Il Tribunale del Riesame, invece, accolse parzialmente l’appello della Procura e dispose gli arresti domiciliari per l’indagato accusandolo di omicidio volontario con dolo eventuale.

“La violenza, l’assenza di alcuna remora morale, – scrissero i giudice del Riesame – la spietata freddezza e il gratuito accanimento mostrati da Assunto nei confronti della vittima” non possono “dirsi sopiti”. Assunto avrebbe “infierito in maniera continuativa con la forza fisica – rilevarono i giudici – e con continui insulti contro il Palazzotto, non mostrando pietà nemmeno quando quest’ultimo era in fin di vita”, e avrebbe evidenziato “totale insensibilità perfino dinanzi al cadavere” alla presenza dei carabinieri intervenuti.

La mattina del 20 novembre, intorno alle 5, Palazzotto (in stato di alterazione per aver assunto alcol e cocaina “a dosi tossiche e potenzialmente letali”) si avvicinò al “Coffee Time” – urlando e scalciando la porta d’ingresso per entrare – dopo aver danneggiato il vicino bar “Blanco”.

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