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Migranti, Puglia terza per posti disponibili. Accordo tra Unhcr e Anci per rafforzare la rete Sai

Unhcr e Anci hanno rinnovato il protocollo di intesa per il rafforzamento del Sai, il sistema di accoglienza e integrazione, e per la promozione dell’adesione dei comuni italiani alla Carta per l'integrazione dei rifugiati. La firma del documento formalizza e consolida la collaborazione di lunga data fra Unhcr e Anci iniziata nel 2001 quando, insieme…

Unhcr e Anci hanno rinnovato il protocollo di intesa per il rafforzamento del Sai, il sistema di accoglienza e integrazione, e per la promozione dell’adesione dei comuni italiani alla Carta per l’integrazione dei rifugiati.

La firma del documento formalizza e consolida la collaborazione di lunga data fra Unhcr e Anci iniziata nel 2001 quando, insieme al Dipartimento per le libertà civili e Immigrazione del ministero dell’Interno, i due enti hanno dato origine al Pna, Programma nazionale asilo, il primo sistema pubblico per l’accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati, diffuso su tutto il territorio italiano. Evoluzione di quell’esperienza, il sistema Sai è al centro del Protocollo di intesa in quanto buona prassi che promuove l’autonomia e l’integrazione dei rifugiati attraverso un modello di accoglienza diffusa realizzato dai comuni aderenti alla rete.

I rifugiati ospitati nel Sai rappresentano il 25% delle oltre 138.000 persone, principalmente richiedenti asilo, accolte nel sistema di protezione in Italia. Con la firma del protocollo di intesa Unhcr e Anci si impegnano inoltre a promuovere l’adesione degli altri comuni italiani alla Carta per l’Integrazione delle persone rifugiate, sottoscritta nel 2022 da sei grandi città: Bari, Milano, Napoli, Palermo, Roma e Torino, e alla quale hanno recentemente aderito Genova, Ravenna e Bologna. Il nuovo documento siglato ieri prevede inoltre la creazione di un gruppo di lavoro composto da due rappresentanti dell’Anci e due dell’Unhcr che opererà e svolgerà attività in linea con gli obiettivi del protocollo.

Al 31 gennaio 2024, sono 112 i progetti Sai attivi su tutto il territorio regionale pugliese. Di questi 74 rientrano nell’accoglienza ordinaria, 27 sono dedicati specificamente ai minori non accompagnati e 11 al disagio mentale o alla disabilità. Non tutti però sono gestiti direttamente dei Comuni, che hanno la responsabilità di 99 progetti (66 ordinari, 25 dedicati ai minori non accompagnati e 8 al disagio mentale o alla disabilità). I posti disponibili effettivi in Puglia sono 3.684, sui 37.869 del territorio nazionale, che collocano la regione al terzo posto in Italia, seconda solo a Sicilia e Campania. La maggior parte dei progetti Sai si concentrano nella provincia di Lecce, dove sono 35 quelli attivi che coinvolgono 26 Comuni in totale. Segue la Capitanata con 19 progetti attivi che coinvolgono 15 Comuni, la provincia di Bari, con 17 progetti di accoglienza diffusa e 15 Comuni coinvolti (tra cui il capoluogo che ne ospita 3) e il Brindisino: 16 progetti divisi su 12 Comuni.

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