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I trattori arrivano a Trinitapoli. «Soddisfatti in vista di Roma»

Un itinerario di un chilometro e mezzo che partendo da via XX Settembre si è poi concluso in piazza della Legalità nei pressi del duomo di Trinitapoli. È stato questo il percorso del corteo, formato da 40 trattori, che ieri sera ha coinvolto, accompagnate dalla rispettive famiglie, le delegazioni degli agricoltori della stessa Trinitapoli, Canosa…

Un itinerario di un chilometro e mezzo che partendo da via XX Settembre si è poi concluso in piazza della Legalità nei pressi del duomo di Trinitapoli. È stato questo il percorso del corteo, formato da 40 trattori, che ieri sera ha coinvolto, accompagnate dalla rispettive famiglie, le delegazioni degli agricoltori della stessa Trinitapoli, Canosa di Puglia, Barletta e San Ferdinando culminando nella proiezione di un video (di un’ora e quaranta minuti), nella piazza succitata, grazie al quale gli agricoltori hanno potuto far vedere e far ascoltare ai presenti quanto svolto sinora: dall’incontro in Prefettura (a Barletta nelle scorse settimane) all’ultimo incontro in Regione, nonché le dichiarazioni rilasciate, lo scorso martedì 27 febbraio, dall’assessore regionale all’agricoltura Donato Pentassuglia e dal consigliere regionale Francesco Ventola.

«Siamo soddisfatti di quanto ci è stato detto da Pentassuglia e Ventola, entrambi sono molto preparati su ciò che concerne il comparto agricolo; il nostro intento è quello di unire i capi presidi e far sì che la Puglia intera sia poi rappresentata a Roma, dico intera perché le problematiche cambiano per ogni singola provincia. Dobbiamo esporre ben 40 anni di silenzio», è stato il commento del vicecoordinatore degli agricoltori di Trinitapoli Vito Musciolà.

Ventidue i punti esposti, congiuntamente, in Regione (lo scorso 27 febbraio) dalle quattro delegazioni (ovvero quelle di Barletta, Canosa, Trinitapoli e San Ferdinando) tra cui: rivisitazione delle normative Inps vigenti, riconoscimento del lavoro usurante per la manodopera agricola richiedendo di ridurre l’età pensionistica, ampliamento della rete idrica regionale dei consorzi di bonifica ad uso agricolo e riutilizzo di tutte le acque depurate inutilizzate nel comprensorio Bat, utilizzo e realizzazione di una linea di recupero delle acque del fiume Ofanto, riforma del sistema Uma (Utenti Motori Agricoli è il nome attribuito agli agricoltori destinatari di assegnazione di combustibile agevolato), semplificazione delle assunzioni, lotta alla concorrenza sleale regolamentando l’ingresso delle merci provenienti dai paesi extraeuropei, richiesta di un tavolo tecnico.

«L’Uma non si tocca da 25 anni – ha poi precisato Musciolà – chiediamo, inoltre, che gli anni di contributi diventino 36 e non più 43, il nostro è un lavoro esposto alle intemperie pertanto l’età pensionabile deve essere ridotta».

«A livello nazionale ed europeo vogliamo bloccare l’importazione sleale dei paesi extraeuropei che hanno parametri diversi dai nostri usando fitofarmaci e pesticidi diversi rispetto a quelli che ci vengono imposti dall’Unione Europea, l’Italia è poi la più rigida sotto questo aspetto, il formulario italiano è rigidissimo», ha concluso il vicecoordinatore.

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