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Bari penultimo attacco della Serie B: in 10 partite su 27 nemmeno un gol segnato

Cambiano gli allenatori, variano i moduli, si avvicendano gli attaccanti, ma la musica in fase offensiva non cambia. La crisi del gol resta cronica. È il problema dei problemi in casa Bari, nonché la causa principale dell’11esimo posto in classifica. C’è un dato semplicemente inquietante: dieci partite su 27 disputate dai biancorossi, pari al 38%,…

Cambiano gli allenatori, variano i moduli, si avvicendano gli attaccanti, ma la musica in fase offensiva non cambia. La crisi del gol resta cronica. È il problema dei problemi in casa Bari, nonché la causa principale dell’11esimo posto in classifica. C’è un dato semplicemente inquietante: dieci partite su 27 disputate dai biancorossi, pari al 38%, si sono chiuse senza segnare neanche una rete. L’elenco delle gare nelle quali i pugliesi sono rimasti a secco si muove a macchia di leopardo durante la stagione, trovando una pericolosa continuità tra la 14^ e la 18^ giornata e il 22esimo e il 27esimo turno. Sono tre i match terminati a reti bianche: Bari-Palermo (1^ giornata), Ternana-Bari (4^) e Bari-Cosenza (18^). Sette invece è il numero delle sconfitte subite senza nemmeno la magra consolazione del gol della bandiera: si tratta dei ko incassati contro Venezia (0-3, 14^), Lecco (0-1, 15^), Spezia (1-0, 17^), Reggiana (0-2, 22^), Palermo (3-0, 23^), Sudtirol (1-0, 26^) e Catanzaro (2-0, 27^).

Conti in rosso

Quello del Bari è il secondo peggior attacco della serie B. Solo lo Spezia è alle spalle dei galletti per numero di gol segnati: 27 le reti all’attivo di Sibilli e compagni in altrettante partite, pari ad una media di un gol segnato ogni 90 minuti. Dato identico a quello del Lecco (fanalino di coda in classifica generale), dell’Ascoli (quartultimo) e del Brescia (in nona posizione). Le Rondinelle rappresentano un caso, perché pur non affidandosi ad un reparto offensivo piuttosto prolifico, possono contare su una migliore differenza reti: +1, a fronte del -5 dei biancorossi, per effetto delle 32 marcature subite.

Gli attaccanti non pungono

Poco più del 60% del bottino totale di reti è “merito” dei calciatori che compongono il parco offensivo: 18 i centri messi a referto. Solo Sibilli, grazie alle sue 9 firme d’autore, consente alla prima linea di mantenere integra la sua natura. A parte l’ex Pisa è lecito parlare di un rendimento disastroso per i compagni di reparto: il secondo marcatore più efficace è Nasti, a quota 4 gol in 26 partite; quindi c’è Diaw, autore di 2 gol (in 10 presenze in campionato). Un solo gol a testa per Puscas (in sette partite), Achik (in 14 gare) e Chukwu (in 2 gare). Devono ancora assaporare la gioia del primo gol stagionale tre attaccanti: Menez, Morachioli e Kallon. Tre calciatori per tre storie diverse. Il francese paga la lunga degenza nel girone di andata a causa della rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro, infortunio patito il 18 agosto, proprio nella gara di esordio contro il Palermo. Tuttavia sono 10 le partite giocate per un totale di 377 minuti, ma senza lasciare traccia a parte l’assist per Sibilli nella gara pareggiata 1-1 con la Sampdoria a Marassi. L’ex Renate invece ha subìto le modifiche tattiche adottate durante il campionato e in particolare il passaggio al 3-5-2 varato prima da Marino e oggi da Iachini. Discorso simile per Kallon, con un digiuno che ha caratterizzato tutte le sue 7 gare disputate con la maglia del Bari.

Scarso contributo dal centrocampo

Soltanto 4 i gol degli uomini che compongono la linea mediana: 2 di Koutsoupias, peraltro segnati nella stessa partita (Bari-Catanzaro 2-2), quindi un gol a testa per Benali ed Edjouma. Troppo poco per una squadra che dovrebbe poter contare sull’efficacia offensiva delle mezzali. Paradossalmente i difensori hanno segnato più dei centrocampisti. Sono infatti 5 le reti della retroguardia: 2 portano la firma di Valerio Di Cesare. Nella lista dei difensori a quota un gol figurano Vicari, Dorval e Ricci.

Il confronto con un anno fa

Di questi tempi la cooperativa del gol “capitanata” da Cheddira aveva già realizzato 44 gol. Dato che permetteva nella stagione 2022-2023 al Bari di guadagnare la palma di secondo miglior attacco del campionato di serie B. L’italo marocchino era già salito a quota 14 gol; Antenucci a 7; Folorunsho a 6; Esposito (arrivato a gennaio) a 2. Nel raffronto con la passata stagione, dopo la 27^ giornata, oggi ai biancorossi mancano ben 17 gol. Gli infortuni di Diaw e Menez non possono giustificare un rendimento così negativo, che probabilmente affonda le sue radici in scelte e strategie di mercato complessivamente infelici e deludenti.

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